Vigili del fuoco sul piede di guerra: "Vogliamo pari dignità"
stamattina sit-in davanti alla Prefettura di Latina

La protesta dei vigili del fuoco del sindacato Conapo davanti alla Prefettura di Latina
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Domenica 15 Maggio 2016, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 20:49
LATINA - Sono esasperati, stanchi e anche un po' sfiduciati. I vigili del fuoco di Latina, su iniziativa del sindacato Conapo, si sono dati appuntamento oggi dalle 11 alle 12 davanti alla Prefettura dove terranno una conferenza stampa.
Vogliono chiedere ai politici locali e al Prefetto di farsi portavoce verso il governo del malessere dei vigili del fuoco legato all'iniquo trattamento che ricevono dallo Stato. Un'iniziativa che avverrà simultaneamente in tutte le province d'Italia, precisa in una nota il sindacato.
"Rischiamo la vita come e più degli appartenenti ad altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nel pronto intervento operativo dal giorno dell'assunzione fino al giorno della pensione, un servizio usurante che non ha eguali nello Stato, eppure - sottolinea Giuseppe Murolo, segretario provinciale del Conapo - siamo il Corpo meno retribuito e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica".
Oggi, quindi, i vigili del fuoco, tramite il Conapo, lanceranno un forte e simultaneo messaggio a Renzi: "I vigili del fuoco di Latina, come quelli di tutta Italia, sono stanchi di essere trattati dallo Stato come un corpo di serie B. Non chiediamo privilegi ma pari dignità lavorativa con gli altri Corpo. Vengano i politici a rischiare la vita al posto nostro".
A livello locale provinciale rimarchiamo. una volta di più, la cronica carenza di personale operativo e l'inadeguatezza del parco mezzi a disposizione. La recente apertura del distaccamento di Castelforte (16 luglio 2015) ha visto il consueto balletto di politici nazionali e locali che si sono adoperati in tutta una serie di promesse anche relative al pronto invio di uomini e mezzi al Comando di Latina. Inutile dire che, putroppo, a dieci mesi di distanza, ogni nostra speranza in tal senso è risultata disattesa.
Il risultato è deprimente: troppo spesso il distaccamento di Castelforte dev'essere chiuso per la carenza di personale mettendo a rischio la sicurezza di quelle popolazioni.
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