Tumori, la prevenzione si fa a tavola

Tumori, la prevenzione si fa a tavola
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 11:28
LA RICERCA
Un goccio d'olio, anzi qualcosa in più. Purché sia di quello buono, extravergine di oliva della cultivar itrana. Che fa bene alla salute era noto, che possa essere un adiuvante nella lotta ai tumori della vescica è la conferma che arriva da uno studio promosso dalla Lega tumori di Latina (Lilt) in collaborazione con la fondazione Terzo pilastro Italia e Mediterraneo, l'associazione Capol e l'università Sapienza sede di Latina, dipartimento di scienze e biotecnologie.
Il lavoro svolto da Andrea Coccia, in collaborazione con Eugenio Lendaro della Sapienza e il presidente della Lilt Sandro Rossi, è stato pubblicato sulla rivista Oncology report e fornisce un paio di risultati di assoluto rilievo. Il primo è che i fenoli dell'olio extravergine di oliva bloccano - in vitro - il proliferare di cellule, il secondo che riducono la tossicità dei farmaci utilizzati nel trattamento del tumore della vescica.
«Il nostro è ormai un gruppo rodato - ha spiegato Lendaro - che ha inteso fornire un importante contributo scientifico al gran parlare che si fa su cibo e farmaci. Questo argomento mi ha sempre incuriosito, mentre al dipartimento di biochimica si affrontano argomenti non legati al territorio, qui si è creato un connubio tra territorio, ricerca ed eccellenza delle produzioni». Sandro Rossi ha ricordato, in apertura e in conclusione dei lavori, l'impegno della Lilt nella prevenzione primaria e il sostegno alla ricerca. Per la quale servono fondi: «Questa attività non va abbandonata, continuo a dire che è necessario un Consorzio della cultivar itrana che da un lato sia garanzia per produttori e consumatori, dall'altro possa dare la sicurezza che questi progetti vanno avanti e per farlo servono soldi. Siamo qui grazie alla Capol, alla Fondazione e li ringrazio, perché i risultati di una ricerca non sono mai scontati quando inizi e hai sempre il timore che non possa produrre effetti». In questo caso non solo ci sono risultati tangibili, ma la pubblicazione scientifica «è stata immediatamente accettata».
IL LAVORO
Da tempo - e c'è già un precedente studio - al polo pontino della Sapienza ci si è focalizzati su olio e tumore,stili di vita e terapi. «Ci siamo chiesti come le molecole estratte dall'olio prevengono il tumore o interagiscono con i farmaci usati - ha spiegato Coccia - Ci siamo dedicati alla vesciva perché attraverso le vie urinarie l'olio viene direttamente a contatto con il tessuto, ma non escludiamo approfondimenti su altri organi». Nei laboratori di Latina hanno estratto la componente fenolica, quindi effettuato test in vitro sulla coltura cellulare del tumore della vescica per verificare l'azione delle molecole. Ebbene: «L'olio extravergine blocca la proliferazione cellulare. Non parliamo di cura, attenzione, siamo nel campo della prevenzione fatta su basi scientifiche». Per quanto riguarda le terapie è stata verificata l'interazione con la Mitomicina - sostanza particolarmente tossica - usata per bloccare la massa tumorale: «Usando l'estratto - ha aggiunto Coccia - si riduce la tossicità del farmaco perché c'è meno mobilità cellulare». In associazione con il Tassolo, invece, che inibisce la duplicazione di cellule«aumenta il potere anti proliferativo». Un confronto è stato fatto, ovviamente, anche con olii commerciali e c'è una tesi di laurea in tal senso: «E non abbiamo gli stessi risultati, anzi». C'è anche una divagazione, in tal senso, l'olio di cultivar itrana prodotto secondo certi canoni si ossida dopo un certo periodo, quelli commerciali praticamente mai, perché trattati chimicamente. Rispetto al Consorzio «Si farà - ha detto Luigi Centauri di Capol - ma il controllo esiste già e abbiamo avuto anche una crescita della consapevolezza dei produttori, oltre a soddisfazioni economiche»
LA PIRAMIDE
è stata l'occasione per illustrare anche la Piramide che la Lilt con Tommaso Felici e altri collaboratori promuove nel percorso di educazione alimentare nelle scuole della provincia. La prevenzione primaria che è già un importante passo avanti quando si parla di tumori.
Giovanni Del Giaccio
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