Testimone incinta multata per l'assenza in tribunale
partorisce proprio il giorno dell'udienza

Il tribunale di Latina
di Marco Cusumano
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Mercoledì 25 Marzo 2015, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 10:22
LATINA - Celeste è una donna di Bari, al nono mese di gravidanza, che avrebbe dovuto testimoniare in un processo al tribunale di Latina.

La signora aveva inviato un certificato di maternità pensando che sarebbe stato sufficiente per giustificare la sua assenza nell'udienza della scorsa settimana. Ma così non è stato. Il giudice Silvia Artuso ha disposto una multa di 200 euro e soprattutto l'accompagnamento coattivo a carico della donna incinta per l'udienza del 23 marzo.



Quel giorno, proprio durante l'udienza, Celeste aveva qualcosa di più importante da fare: mentre era attesa al tribunale di Latina per testimoniare, lei era in sala parto a Bari per dare alla luce un bel bimbo di 3,780 kg. Si chiama Andrea, è nato alle 13,58 e sta molto bene. Così come la mamma che però ha dovuto digerire più di qualche malumore. Specialmente quando ha ricevuto la telefonata dei carabinieri di Bari: «Signora abbiamo ricevuto un ordine di accompagnamento dal tribunale di Latina per l'udienza del 23 marzo».



A quel punto Celeste ha tremato all'idea di dover percorrere 444 chilometri, 5 ore di auto con i carabinieri. Così si è subito recata dal suo ginecologo per chiedere un parere. Il medico ha escluso categoricamente la possibilità di sostenere un viaggio così impegnativo, mettendo tutto nero su bianco.



La sua testimonianza al processo per stalking che vede imputato un suo collega è saltata, ma per una ragione ben più importante di qualsiasi processo. Una ragione che pesa 3,780 kg e che nessuna mamma, nessuna donna, avrebbe messo in pericolo per una qualsiasi udienza in qualsiasi tribunale al mondo. Specialmente se dista 444 chilometri.
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