Ci sarà anche il deposito preliminare per le operazioni di smaltimento, in caso si trovino materiali differenti e non recuperabili. Varie le tipologie di rifiuto autorizzate al trattamento: la massima parte, 2.850 tonnellate all’anno delle quasi 3mila autorizzate, sono di rifiuti biodegradabili, ovvero di sfalci di potature dei giardini. Altre decine di tonnellate deriveranno da rifiuti di selvicoltura, legno, rifiuti non specificati, segatura trucioli, residui di taglio, scarti di corteccia e sughero.
La quantità autorizzata al giorno è 9,98 tonnellate, mentre quella annuale è 2.995 tonnellate. L’impianto, in via Ponte la grata, si estenderà su 2.835 metri quadri, di cui solo 15 coperti. La ditta dovrà presentare la garanzia fidejussoria e, al termine dell’esercizio, procedere al ripristino ambientale dell’area. Di norma le prescrizioni assegnate, come gli accorgimenti ad evitare inquinamenti, garantire il rispetto dell’ambiente, rispettare i limiti di rumorosità dell’impianto.
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