Sosta selvaggia sulla rampa del pronto soccorso di Fondi: i pazienti chiamano il112

Sosta selvaggia sulla rampa del pronto soccorso di Fondi: i pazienti chiamano il112
di Barbara Savodini
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Giovedì 17 Novembre 2016, 11:56
FONDI - Ci sarebbero percorsi alternativi eppure chiunque ha bisogno di recarsi al pronto soccorso dell'ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi continua ad utilizzare la rampa principale. Il risultato? Ingorghi a go go, con auto parcheggiate in doppia e terza fila, come se fosse una normale via dello shopping e la sosta selvaggia fosse in qualche modo accettabile. La tolleranza, tuttavia, ha un limite soprattutto nel momento in cui scattano le emergenze. È quanto accaduto lunedì mattina, attorno alle 9, quando una serie di mezzi si sono ammassati sulla rampa d’accesso per i motivi più disparati. Il primo ad arrivare e ad “abbandonare” il suo furgone per svolgere le commissioni giornaliere è stato l'addetto al trasporto del sangue. L'episodio non avrebbe avuto conseguenze se, proprio in quel momento, non fossero arrivate altre tre vetture di privati, ognuna delle quali per situazioni di emergenza.

A quel punto è sopraggiunta anche un'ambulanza della Croce Bianca, che doveva prelevare un paziente per un trasferimento, una dell'Ares e una della Formia Soccorso. Pochi minuti ed è stato il delirio sulla rampa d’accesso dove i numerosi mezzi, come in una partita a Tetris, sono rimasti incastrati. La situazione è precipitata quando la figlia di un paziente, preoccupata e spaventata per il passaggio ostruito, ha deciso di chiamare il 112. Nel momento in cui sono arrivati i  carabinieri, l'autista del furgone per il trasporto del sangue era già tornato e l'ingorgo si era quindi velocemente dissolto. Il caso, tuttavia, la dice lunga sulle possibili conseguenze in situazioni di emergenza.

La sosta selvaggia nel piazzale esterno del pronto soccorso, che dovrebbe essere più sgombro che mai per consentire alle ambulanze di passare in tutta sicurezza, è infatti all'ordine del giorno. Peraltro ci sarebbero vie alternative per raggiungere il reparto: una soluzione, per esempio, è quella di passare per il vecchio pronto soccorso, in particolare quando si tratta di trasferimenti o esami di routine. Basti pensare che per prelevare un paziente diretto ad un altro ospedale, i mezzi incaricati intralciano l'anticamera del reparto più importante del nosocomio per oltre 30 minuti. Oppure c'è l'opzione dell'ascensore, un po' più lunga ma comunque fattibile se in ballo c'è la velocità di accesso al pronto soccorso. Quanto accaduto lunedì a mattina a Fondi non è certo una novità e situazioni molto simili si registrano quotidianamente anche all'ospedale Fiorini di Terracina. 
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