Il presidente del Comitato è Franca Maragoni del WWF Litorale Laziale che spiega almeno 7 buoni motivi per firmare per il sì: "Il tempo delle fonti fossili è scaduto. Le ricerche di petrolio e gas mettono a rischio i nostri mari e non danno alcun beneficio durevole al Paese. L’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante, con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’ecosistema marino. In un sistema chiuso come il mar Mediterraneo, un eventuale incidente sarebbe disastroso e l’intervento umano pressoché inutile. Trivellare il nostro mare è un affare per i soli petrolieri, che in Italia trovano le condizioni economiche tra le più vantaggiose al mondo. Oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili, con 80mila addetti tra diretti e indiretti, e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso Dicembre, l’Italia, con altri 194 paesi, ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno".
Il comitato sarà impegnato in questo periodo sul territorio e organizzerà punti informativi per i cittadini. Gli appuntamenti saranno i seguenti:domenica 3 aprile presso il “Mercato della Terra e del Mare” in via del Rio; giovedì 7 aprile presso il mercato settimanale; sabato 9 aprile, nel pomeriggio, in piazza Garibaldi; domenica 10 aprile, mattina e pomeriggio piazzale Lido; giovedì 14 aprile presso il mercato settimanale.
Presso questi info point i cittadini potranno ritirare il materiale informativo e chiedere ai volontari chiarimenti sul referendum. Il comitato ha carattere temporaneo e sarà sciolto al termine della consultazione referendaria. Per informazioni chiamare il numero 335361352.
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