Indagine sulla piscina, i vigili sentono Della Penna

Indagine sulla piscina, i vigili sentono Della Penna
di Vittorio Buongiorno
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 14:54
LATINA - La nuova indagine sulla piscina è formalmente partita. Ieri il comandante della polizia locale ha sentito il dirigente che da gennaio scorso ha responsabilità sull'impianto, l'architetto Giovanni Della Penna, ovvero colui che ha redatto l'ultima determina che ha messo nero su bianco quali dovrebbero essere i rapporti corretti tra il comune e il concessionario, ovvero la Nuoto 2000 che dal 2006 gestisce sia la piscina coperta sia quella scoperta. Il dirigente ha ricostruito cosa è emerso lo scorso anno quando alla guida del Comune è arrivato il commissario Giacomo Barbato, ovvero che la Nuoto 2000 non rispettava i patti tanto che il prefetto arrivò a diffidare la società a versare quanto dovuto, ovvero poco meno di mezzo milione di euro. Una diffida caduta nel vuoto. D'altra parte i rapporti tra l'ente pubblico e la società concessionaria sono da anni al centro di un contenzioso infinito. Il comune avrebbe potuto chiedere subito un arbitrato, ma l'amministrazione Di Giorgi non solo non lo fece, ma sotto quella giunta un dirigente si prese la briga con una determina di modificare sostanzialmente il contratto sottoscritto nel 2006 i cui contenuti erano stati approvati dal consiglio comunale.

E a proposito del contenzioso ieri mattina si è tenuta l'udienza davanti al giudice Laura Mancini per decidere sui rispettivi decreti ingiuntivi, di Comune e di Nuoto 2000. L'udienza è stata rinviata al 17 gennaio prossimo perché le parti hanno chiesto al giudice di acquisire gli ultimi atti di questa vicenda, ovvero le determine, le diffide e le ordinanze, ovviamente con finalità opposte. La Nuoto 2000 è assistita dall'avvocato Toni De Simone, mentre in rappresentanza del comune c'era l'avvocato Francesco cavalcanti. La decisione del giudice sarà importante perché i decreti sono relativi solo a un breve lasso di tempo, due o tre anni, ma avranno ripercussioni anche sulle richieste relative a tutte le altre annualità. Il Comune pretende 229 mila euro per acqua, luce e gas, solo per il biennio 09-11 (e ha già quantificato in 494 mila euro il dovuto per l'ultimo quadriennio), mentre la Nuoto 2000 pretende il pagamento di circa 388 mila euro per il biennio 2009 e 2010.
La strategia del privato è di dimostrare che il Comune, ritenendo oggi non più valido il protocollo di intesa del 2012 e l'atto di sottomissione del 2009 , non può pretendere i soldi per la ripartizione delle utenze che quegli atti definivano. Ma a sua volta il Comune vuole dimostrare che la situazione è ben diversa da quella prospettata dal privato.

Tornando all'indagine della polizia locale è probabile che altri vengano sentiti come persone informate sui fatti tra i funzionari del Comune, ma non è escluso che possa essere sentito anche il concessionario. La tornata di interrogatori sarà rapidissima, anche perché la piscina coperta resta chiusa e il Comune ha una gran fretta di definire la vicenda in un modo o nell'altro. C'è da scommettere che subito dopo l'invio dell'informativa in Procura verrà avviato l'iter per la rescissione in danno della concessione.