E a proposito del contenzioso ieri mattina si è tenuta l'udienza davanti al giudice Laura Mancini per decidere sui rispettivi decreti ingiuntivi, di Comune e di Nuoto 2000. L'udienza è stata rinviata al 17 gennaio prossimo perché le parti hanno chiesto al giudice di acquisire gli ultimi atti di questa vicenda, ovvero le determine, le diffide e le ordinanze, ovviamente con finalità opposte. La Nuoto 2000 è assistita dall'avvocato Toni De Simone, mentre in rappresentanza del comune c'era l'avvocato Francesco cavalcanti. La decisione del giudice sarà importante perché i decreti sono relativi solo a un breve lasso di tempo, due o tre anni, ma avranno ripercussioni anche sulle richieste relative a tutte le altre annualità. Il Comune pretende 229 mila euro per acqua, luce e gas, solo per il biennio 09-11 (e ha già quantificato in 494 mila euro il dovuto per l'ultimo quadriennio), mentre la Nuoto 2000 pretende il pagamento di circa 388 mila euro per il biennio 2009 e 2010.
La strategia del privato è di dimostrare che il Comune, ritenendo oggi non più valido il protocollo di intesa del 2012 e l'atto di sottomissione del 2009 , non può pretendere i soldi per la ripartizione delle utenze che quegli atti definivano. Ma a sua volta il Comune vuole dimostrare che la situazione è ben diversa da quella prospettata dal privato.
Tornando all'indagine della polizia locale è probabile che altri vengano sentiti come persone informate sui fatti tra i funzionari del Comune, ma non è escluso che possa essere sentito anche il concessionario. La tornata di interrogatori sarà rapidissima, anche perché la piscina coperta resta chiusa e il Comune ha una gran fretta di definire la vicenda in un modo o nell'altro. C'è da scommettere che subito dopo l'invio dell'informativa in Procura verrà avviato l'iter per la rescissione in danno della concessione.