Personale ridotto e nuovi turni, difficoltà
a garantire i servizi del 118 a Latina

Operatore al telefono nella centrale 118 di Latina
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 6 Febbraio 2016, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 01:44
LATINA Soccorsi del 118 in difficoltà sul territorio per il personale  ridotto all'osso e i nuovi turni, quelli che dall'1 febbraio prevedono in centrale solo due operatori. 

I servizi, finora, vengono garantiti ma le difficoltà sono all'ordine del giorno. Al punto che i dipendenti rimasti hanno messo nero su bianco che in caso di
ritardo nei soccorsi non si assumono alcuna responsabilità. In due si fa fatica a rispondere alle decine di chiamate che arrivano, a inviare il mezzo più adatto, a predisporre e chiudere le schede, soprattutto se c'è un codice rosso in atto. Il tutto per turni di 12 ore, dato che la nuova norma sul riposo
obbligatorio ha costretto a ridisegnare l'organizzazione.
 
I sindacati hanno chiesto “lumi” finora invano.   In tutto questo gli straordinari del personale sono bloccati e data la situazione, ormai sempre più frequentemente, vengono attivate le cosiddette “spot”. Sono ambulanze in più rispetto a quelle previste ma vengono messe su strada anche quando sono disponibili equipaggi dell'Ares 118.  Per una “spot”   servono 500 euro a uscita. Nei giorni scorsi ne sono state attivate anche tre contemporaneamente, vale a dire 1.500 euro in un giorno, quanto lo stipendio di un infermiere. 

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