Nuove grane per il bistrot "Pan di Via": annullata la sanatoria

Nuove grane per il bistrot "Pan di Via": annullata la sanatoria
di Marco Cusumano
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Martedì 5 Maggio 2020, 10:17
Nuovi problemi per il locale “Pan di Via”, chiuso nell’ottobre scorso per una serie di violazioni rispetto all’accessibilità per i disabili e poi riaperto grazie alla sospensiva del provvedimento da parte del Tar.

Ora c’è una nuova grana per il locale che si trova al primo piano di una palazzina in Corso della Repubblica, lì dove c’era il laboratorio della storica pasticceria Figini, la prima aperta in città. L’ufficio Antibusivismo e Condono del Comune di Latina ha ora annullato in autotutela la concessione edilizia a sanatoria rilasciata nel 2011. In base a quella concessione fu possibile effettuare un frazionamento, ma successivamente, in seguito ad alcuni esposti, i tecnici del Comune hanno verificato una serie di anomalie.

Il proprietario, secondo quanto riportato nel provvedimento firmato dalla dirigente Eleonora Daga, «ha chiesto di condonare una superficie “industriale e/o artigianale” di mq 38,40, in difformità alla licenza edilizia n° 24630 del 29.08.1955 e successiva n° 13817 del 19.06.1957 posta al piano primo di edificio di maggior consistenza, mentre nel dispositivo della Concessione Edilizia in Sanatoria viene condonato un “piccolo ampliamento di locale commerciale” non richiesto dal proprietario».

Inoltre, scrive la dirigente, «dal riesame della pratica il frazionamento dell’unità immobiliare riportato nella Concessione in sanatoria non risulta essere stato richiesto nell’Istanza di condono ex Legge n°47/85». Le irregolarità rilevate hanno spinto il Comune ad annullare in autotutela il condono aprendo la strada a un ulteriore passaggio amministrativo: la decadenza del titolo abilitativo della Scia del 2013 per la società Pan di Via srl. In questo caso l’iter è stato avviato dal servizio Attività Produttive del Comune, con un provvedimento a firma della dirigente Grazia De Simone.

Il proprietario e il gestore del locale potranno opporsi impugnando gli atti del Comune. Il caso è nato dopo una serie di esposti e segnalazioni di una famiglia che vive nella stessa palazzina che lamenta anche gravi problemi di altro genere provocati dalla clientela. «Siamo stati persino aggrediti - racconta una residente - da una donna ubriaca che si trovava sul nostro pianerottolo, intervenne la polizia e la situazione è al vaglio della Procura della Repubblica per gli aspetti penali». 
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