Omicidio al Felix, indagini lampo: tre in carcere

Omicidio al Felix, indagini lampo: tre in carcere
di Vittorio Buongiorno
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Martedì 27 Settembre 2016, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 15:25
LATINA - Indagini lampo. In dodici ore Procura e polizia avevano chiuso il cerchio e risolto il caso dell'omicidio al Felix di Marius Airinei, anche se poi le porte del carcere si sono spalancate solo notte tempo per i tre ragazzi rumeni. Sono tutti accusati di omicidio, aggravato dai futili motivi, in concorso. Gheorghe Tirim, ha 26 anni, per gli inquirenti è l'autore materiale del delitto, è lui che ha sferrato il colpo fatale con un coltello a serramanico lungo nove centimetri e con una lama di sei, a lui viene contestato anche il possesso di un'arma atta ad offendere. Sebastian Bozdog, 33 anni e Florin Condrache, 22 anni, sono i complici, per gli inquirenti hanno avuto parte attiva nell'omicidio perché hanno affrontato la vittima insieme a Tirim.

«E' accaduto tutto in pochissimo tempo - racconta il capo della Squadra Mobile pontina, Anonio Galante - ed è stato fondamentale il tempestivo intervento degli agenti della Squadra volante della Questura che mezz'ora dopo il fatto erano già sul posto e hanno bloccato tutte le persone che erano nel locale. Senza questo passaggio ci sarebbero voluti mesi per fare quello che noi abbiamo fatto in poche ore. Quelle persone sono poi diventati testimoni fondamentali». A quel punto è iniziata una corsa contro il tempo.
Sabato sera al Felix, la discoteca di via don Torello, si svolge una festa privata, un concorso di bellezza: «Miss Romania a Latina». Intorno alle 2.40 scoppia un primo diverbio tra Marius Airinei e Gheorghe Tirim. «Probabilmente avevano bevuto», dice Galante. I due litigano per una ragazza che Tirim ha invitato a ballare, ma per gli inquirenti non è detto che sia una amica di Airinei, potrebbe anche essere sua parente, sta di fatto che al momento non è stata ancora identificata. I due però litigano di brutto ed escono dal locale. Ne nasce una zuffa, ma poi la situazione sembra chiarita e i due con gli amici rientrano nel locale. Ma alle tre la lite riesplode. «Tutto succede davvero in pochi secondi - raccontano Antonio galante e il capo delle Volanti Roberto Graziosi - I due gruppi si affrontano nuovamente tra la pista da ballo e le scale». Tirim tira fuori un coltello e spara alcuni fendenti. Uno colpisce Marius Airinei alla coscia: la lama recide un'arteria e il ragazzo muore in pochi minuti.
Sul posto arrivano gli agenti ma scoprono che il sistema di videosorveglianza del locale non funziona, non ci sono immagini. Indagine in salita dunque. Non perdono la calma e fermano tutti. Quando, poco dopo, al Felix arrivano il dottor Galante e il sostituto procuratore Luigia Spinelli trovano una ventina di persone che gli agenti stanno già sentendo. Gli interrogatori dureranno ore.

Un aiuto lo danno le immagini scattate durante la serata da alcuni fotografi. «Nel giro di qualche ora avevamo già qualche nome - racconta Galante - O meglio qualche volto sicuro». I testimoni infatti conoscono solo i soprannomi e in qualche caso addirittura gli pseudonimi dei protagonisti della zuffa, come nel caso della vittima che sui social si faceva chiamare Denis. Ma di foto in foto, grazie a Facebook, gli agenti arrivano a una ragazza che compare sempre insieme ad uno dei sospetti, risalgono anche il nome, scoprono che vive a Sezze, ma non si sa dove. I poliziotti la trovano alla vecchia maniera, battendo a tappeto il centro lepino. Domenica mattina la trovano in un bar, le chiedono l'indirizzo e a casa trovano Sebastian Bozdog che sta preparando una valigia per sparire. In un'altra abitazione di Sezze bloccano Tirim, mentre l'ultimo complice viene fermato a Lanuvio.
«Il cerchio si è chiuso quando Gheorghe Tirim ci ha detto dove trovare il coltello, all'ingresso di Sezze, in una aiuola non lontana dall'ospedale», racconta Galante. Non è una confessione, ma è come se lo fosse. A quel punto scatta il fermo. Il pm Luigia Spinelli domenica notte firma il decreto e chiede la convalida: i tre, assistiti dagli avvocati Sinue Luccone e Adriana Anzeloni, potrebbero essere interrogati dal gip già oggi.
Marius Airinei era spostato e aveva una figlia piccola. La moglie, informata della tragedia, è immediatamente partita dalla Romania dove vive alla volta di Latina.