Una notte di fuoco attorno all'ospedale Santa Maria Goretti a Latina. Intorno alle 2 sono state date alle fiamme in una sequenza ravvicinata tre autovetture nelle strade limitrofe al nosocomio. I vigili del fuoco sono intervenuti dopo tre segnalazioni in via Michelangelo, dove nel primo tratto vicino alla circonvallazione è andata completamente distrutta una Smart, poi in via Scaravelli, nbei pressi dell'ingresso principale del Goretti, dove le fiamme hanno distrutto una Fiat 500 X, e infini in via Cellini dove questa mattina c'era a terra ancora la schiuma di un estintore, dove è bruciata una Toyota Yaris.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura.
L'allarme ai vigili del fuoco è scattato poco dopo le 2.30 della notte tra lunedì e martedì. «Dalle ora 2,50 circa il personale operativo dei Vigili del Fuoco del Comando di Latina, è intervenuto in zona Ospedale - si legge in una nota del vigili del fuoco - a seguito segnalazioni giunte al NUE112 riguardo un incendio. In viale Michelangelo, la squadra territoriale vvf di Latina constatava la presenza di una smart parcheggiata e completamente avvolta dalle fiamme. Subito iniziavano le operazioni di spegnimento valse a non farle propagare le fiamme. Nel contempo la nostra Sala Operativa inviava un altra squadra, per la stessa tipologia di intervento, in via Scaravelli dove la squadra vvf intervenuta constatava la presenza di una Fiat 500 x parcheggiata e avvolta dalle fiamme. Anche qui le operazioni di spegnimento valse a non far propagare le fiamme». In questa sequenza ravvicinatissima «la Sala Operativa, contemporaneamente comunicava ad una delle due squadre che in via Cellini vi era un altra auto a fuoco. Sul posto la squadra vf intervenuta constatava la presenza di una Toyota ibrida parcheggiata e avvolta dalle fiamme. Anche in questo caso, le operazioni di spegnimento, sono valse a limitare la propagazione dell'incendio».
Una volta spente le fiamme per tutti è tre gli incendi il personale dei Vigili del Fuoco in collaborazione con la Polizia di Stato, «cercava elementi utili per stabilire le cause che, al momento, sono sconosciute. Non si registrano persone coinvolte».