Milioni evasi al fisco, la Finanza arresta quattro commercialisti di Latina

Milioni evasi al fisco, la Finanza arresta quattro commercialisti di Latina
di Marco Cusumano
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Maggio 2017, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Un sistema, studiato nei minimi particolari, per evadere il fisco, non pagare i contributi e beneficiare degli incentivi previsti dal Jobs Act, costringendo i lavoratori a dimettersi per poi essere riassunti in una nuova società, rinunciando a ogni tipo di pretesa. C'è un commercialista di Latina dietro al sistema scoperto in provincia di Lodi, esattamente a Codogno, dove sono stati arrestati i titolari di un'importante azienda nel campo dell'information technology, la Multiconsult srl, una software house specializzata nella logistica con clienti di livello internazionale.
Oltre agli imprenditori è finito in carcere anche il commercialista di Latina Claudio Proietti, 66 anni, bloccato a Bologna, forse mentre tentava di far perdere le proprie tracce. Secondo l'accusa è lui l'ideatore del complesso sistema creato per evadere il fisco, utilizzando soprattutto società di comodo per evitare il pagamento di tributi e contributi previdenziali e assistenziali.

A Latina è un nome noto quello di Claudio Proietti. Lo scorso anno fu rinviato a giudizio per 5 casi di bancarotta fraudolenta, nel 2014 la Guardia di Finanza eseguì un maxisequestro di 48 immobili e terreni tra Roma, Vicenza, Latina, Sabaudia, Cisterna di Latina, Cori, Sermoneta e Trevi nel Lazio (Fr), nonché di un'autovettura e di disponibilità finanziarie, tutti riconducibili a Proietti, per un valore complessivo pari a circa 4 milioni di euro. Secondo l'accusa il commercialista risultava come dipendente di un modesto studio ma in realtà forniva consulenze a numerose società, riuscendo così a evadere ai fini dell'Irpef e dell'Iva circa 4 milioni di euro in dieci anni.
Ora arrivano nuove pesanti accuse che lo hanno portato in carcere, insieme ai due imprenditori, padre e figlio di 73 e 46 anni, Mario e Attilio Ciceri. I 120 dipendenti della società venivano costretti a firmare lettere di dimissioni per passare successivamente come neo assunti a un'altra delle società fittizie create ad hoc dal sodalizio criminale. Un sistema al quale, ovviamente, non conveniva opporsi per non perdere il posto di lavoro. Ottanta gli uomini della Guardia di Finanza impegnati nel blitz.
Il gruppo avrebbe evaso 14,6 milioni di euro di Iva, percepito 132.955 euro di indebite agevolazioni previste dalla Legge di Stabilità (con conseguente truffa aggravata ai danni dello Stato) ed emesso attraverso le società fittizie 35,6 milioni di euro di false fatture. Una di queste, per circa 300mila euro, è risultata emessa in favore del Perugia Calcio.

Oltre ai tre arrestati, sono finiti ai domiciliari il revisore contabile dell'azienda, un 58 enne di Milano, e tre colleghi di studio di Claudio Proietti, uno dei quali è stato trovato in vacanza a Ponza. Si tratta di Lino Sarallo, 68 anni di Latina; Fabio Galante 50 anni di Latina e Angela Di Legge 45 anni di Roma.
Oltre agli arresti, sono stati disposti dei sequestri piuttosto importanti. A cominciare dalle quote della Multiconsult, proseguendo per i 62 immobili riconducibili agli arrestati, tra cui ville, appartamenti, terreni e anche una casa su due piani in piazzale Clodio a Roma. Il valore complessivo dei beni sequestrati è di 26 milioni di euro.
I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata all'emissione ed all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni e truffa aggravata ai danni dello Stato, nonché altri reati fiscali per omessa o infedele dichiarazione.

Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA