Grande cultore di storia locale, appassionato e profondo conoscitore del lavoro del regista e sceneggiatore Giuseppe De Santis, fondano anche lui, uno dei padri del neo realismo italiano, Gaetano Carnevale aveva unito all'insegnamento di italiano anche l'attività di pubblicista. Era corrispondente del nostro giornale dal 1964 - passando poi il testimone al figlio Francesco che si occupa di sport - e aveva dato vita insieme con altri al giornale «Dibattito» oltre a collaborare a riviste culturali. Diversi anche i suoi libri sulla storia cittadina.
«Una grave perdita per la città di Fondi, per il territorio e per il giornalismo pontino - scrive il fiduciario di Stampa Romana a Latina, Gaetano Coppola - Alla famiglia, alla moglie Bruna, ai figli Francesco, Roberto e Riccardo le condoglianze dell’Associazione Stampa Romana».
Cordoglio anche dal sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, a nome della città: «Con la sua morte scompare una intelligente e appassionata coscienza critica e un profondo conoscitore della storia della nostra città, che egli amava profondamente. Ricordo con piacere le numerose iniziative culturali promosse dall’Amministrazione comunale cui egli ha dato un convinto e prezioso contributo. La sua eredità intellettuale è custodita nelle migliaia di articoli e nei numerosi studi che nei decenni ha dedicato a Fondi, soprattutto alla presenza ebraica, di cui è stato il primo studioso, contribuendo alla rinascita del quartiere della Giudea anche grazie al rapporto di profonda stima che instaurò con il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma Elio Toaff».
© RIPRODUZIONE RISERVATA