Il messaggio arriva dalla Regione Lazio, con l’ultimo piano abbattimento delle liste d’attesa: non si può andare avanti con prestazioni che se fatte con il ticket comportano mesi d’attesa, se in attività libero professionale - sempre in strutture pubbliche e con lo stesso medico - si fanno tre giorni dopo. Pagando. Il commissario Giorgio Casati: «Concerteremo questa iniziativa con il comitato paritetico». Il piano della Asl comunque è partito, si anticiperanno le attese più lunghe, gli appuntamenti e gli esami saranno anche di pomeriggio e sera e si interverrà a seguire sulle agende, mentre alle urgenze penseranno i medici di base con prenotazioni dirette.
Illustrato anche il progetto di tele medicina con le isole che sarà "pilota" per il resto dell'azienda, mentre sull’emergenza pediatri - c'è stato il rischio di interrompere l'attività all'ospedale di Fondi - il direttore sanitario Asl, Luciano Cifaldi è stato chiarissimo: «Per loro non siamo un’attrazione»
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