Latina, tremila aziende chiuse e 11.000 posti di lavoro persi, crolla l'edilizia

Latina, tremila aziende chiuse e 11.000 posti di lavoro persi, crolla l'edilizia
di Francesca Balestrieri
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Mercoledì 25 Febbraio 2015, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 20:57
LATINA - Dal 2008 ad oggi l'edilizia ha vissuto momenti drammatici e, secondo i dati Fiaip (la federazione degli agenti immobiliari), si continua sulla stessa scia, anzi, se possibile, negli ultimi anni, i numeri sono ancora più neri e se non si muoverà qualcosa a stretto giro, si rischia una nuova battuta d'arresto che potrebbe significare altre aziende chiuse. In questi sette anni in provincia di Latina sono andati persi, in questo settore, circa undicimila posti di lavoro con oltre tremila imprese chiuse (non solo agenzie immobiliari, ma tutte quelle ruotano in torno all'edilizia), le compravendite si sono dimezzate, la tassazione però di è triplicata (dai 9,5 miliardi di tasse pagate nel 2011 si è passati a quasi trenta nel 2014), senza contare il valore degli immobili che è crollato. Una ottima opportunità certo, per chi vuole acquistare, peccato però che poi subentrino le banche che hanno chiuso i rubinetti e difficilmente concedono mutui.



Gli unici immobili che sembrano tenere il mercato sono quelli “turistici” anche se la situazione rimane ancora ferma proprio a causa di una pressione fiscale enorme per le seconde case. “La percentuale di compravendite immobiliari che ha interessato il settore turistico - – spiega il presidente provinciale Fiaip, Santino Nardi – è rimasta abbastanza stabile nel tempo, e una ritrovata domanda negli ultimi mesi è stata favorita anche da un calo dei prezzi immobiliari in media del 10% rispetto al 2013”. Da segnalare però che la disponibilità di spesa per comprare la seconda casa è diminuito e le tasse sono aumentate sulle seconde case quindi in tanti, anche se la tendenza è quella dell'acquisto, lasciano correre.



Santino Nardi punta il dito contro la tassazione troppo alta: “Le famiglie e le imprese devono affrontare ogni anno il pagamento di una tassazione talmente alta che sta spingendo i proprietari a dismettere il loro patrimonio”. Praticamente chi ha più di un appartamento intestato preferisce vendere piuttosto che pagare le tasse. Una scelta in controtendenza rispetto alle scelte che si facevano alcuni anni fa, quando investire “sul mattone” era la scelta migliore.