«Un uomo dedito in vita alla pacificazione nazionale, considerato da tutti un grande italiano, leader della generazione che non si è arresa, le cui idee progressiste sono di grande attualità e alimentano il dibattito politico». Eccole, le motivazioni con cui la giunta provinciale ha deciso di intitolare a Giorgio Almirante la rotonda di Borgo Sabotino, realizzata dall’ente e di sua competenza.
La giunta ha approvato il documento oggi, dopo giorni e giorni di fuoco per le polemiche politiche suscitate da una scelta a sorpresa, dopo che un’analoga proposta avanzata dai consiglieri comunali del capoluogo pontino, Gianni Chiarato e Cesare Bruni, aveva trovato la ferma opposizione del Pd e dell’Anpi, e si è arenata in Consiglio. Nella delibera della Provincia, si ricorda che Almirante è stato «persona particolarmente legata al territorio pontino tanto da trascorrere le proprie vacanze tra Pontinia e Sabaudia» e si elencano dettagliatamente tutti i Comuni che in questi anni «gli hanno intitolato una via, un parco, un ponte, un busto bronzeo».
L’intitolazione avverrà con «la collocazione di una pietra commemorativa» sulla rotonda. La giunta guidata da Salvatore De Monaco ha quindi deciso di andare avanti per la sua strada, nonostante le roventi polemiche emerse dopo le prime notizie. Su facebook, il senatore del Pd, Claudio Moscardelli, pubblicava un post, cogliendo la contemporaneità del 25 luglio e ricordando la sfiducia a Mussolini nella seduta del Gran consiglio del fascismo, fino alla Repubblica sociale italiana e concludendo che «a Latina ricordiamo questa data intitolando una rotonda ad Almirante: non si sentiva il bisogno di questa retorica di nostalgismo fascista». Un’intitolazione a Almirante fu già proposta una prima volta, nel 2008, in Consiglio comunale, insieme ai nomi di altri politici. Tutto però si arenò tra le polemiche.