Latina, commissario: prime delibere
per richiesta fondi musei e biblioteche

Il commissario del Comune di Latina, Giacomo Barbato
di Andrea Apruzzese
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Martedì 30 Giugno 2015, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 18:13
LATINA – Cultura e adempimenti normativi di bilancio. Eccole le prime delibere approvate con i poteri di giunta da parte del commissario del Comune di Latina, Giacomo Barbato.



Mentre è impegnato a studiare ancora le carte e cercare una soluzione per priorità come Latina Ambiente, Cimitero, Bilancio, Urbanistica, Barbato ha varato alcuni provvedimenti per il recupero di fondi regionali nel settore culturale.



La prima delibera riguarda le biblioteche comunali, Aldo Manuzio, Borgo Sabotino e Nuova Latina. Per la Manuzio, la richiesta alla Regione Lazio è di 50mila euro per ampliamento della dotazione del patrimonio documentale, attualmente di 49.917 documenti utili tra libri giornali e riviste, soprattutto nelle classi Dewey di Letteratura e di Scienze sociali, come si evince dalla documentazione; 21.500 euro per ristrutturazione della sede, con bonifica dall’umidità, sistemazione dei bagni e installazione maniglie antipanico; 4mila euro per attività culturali compatibili con le funzioni della biblioteca.



La delibera richiede anche il marchio di qualità per la Manuzio, e si impegna, oltre a mettere da Bilancio comunale la quota del 20% dell’importo che sarà finanziato, a concedere alla Regione l’uso della struttura per iniziative di settore.



La Manuzio spende annualmente 9.500 euro per i quotidiani e 5.500 euro per i periodici. Barbato ha poi predisposto anche la richiesta di contributi per i musei cittadini, in particolare 44mila euro per gli interventi previsti nel 2016 per il Museo Cambellotti (20mila euro sono solo di tende, visto che le finestre ancora non sono neanche schermate); 43.400 per la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea (21mila per la realizzazione del catalogo); 53.500 per l’Antiquarium comunale presso il Procoio di Borgo Sabotino (in particolare per rielaborazione del percorso espositivo e per l’inventario degli oggetti).



Infine, la delibera per la quantificazione delle somme non assoggettabili a esecuzione forzata, pari, per il 2015 (ma il calcolo è basato sul 2014, non essendo ancora stato approvato il Bilancio di Previsione) a 80 milioni di euro.