Allarme meningite, dirottati a Padova e sottoposti a profilassi 143 ragazzi pontini di ritorno dalla Gmg di Cracovia

Allarme meningite, dirottati a Padova e sottoposti a profilassi 143 ragazzi pontini di ritorno dalla Gmg di Cracovia
di Marco Cusumano
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Mercoledì 3 Agosto 2016, 11:11
L'allarme meningite non c'è, ma la tragedia della ragazza romana morta ha toccato tutti provocando comprensibili timori. Tanto da spingere 143 ragazzi di Latina a chiedere di sottoporsi alla profilassi. La comitiva pontina, di ritorno da Cracovia, si è fermata ieri a Padova come prima tappa italiana del viaggio di ritorno. «D'accordo con l'autorità sanitaria locale - spiegano dalla Diocesi di Latina - i 143 ragazzi e i loro accompagnatori hanno chiesto volontariamente di sottoporsi alla profilassi. I ragazzi sono stati ospitati in un'ampia struttura dove il personale sanitario ha spiegato la patologia, i sintomi e le azioni preventive, fornendo il farmaco, un antibiotico. In questo modo le famiglie e gli stessi ragazzi sono più tranquilli». Ma la comitiva che si è fermata a Padova non è l'unica partita da Latina e provincia. Ci sono altri gruppi che sono stati contattati dall'Ufficio Diocesano per la Pastorale giovanile i cui responsabili hanno spiegato l'opportunità della profilassi, invitando in ogni caso i ragazzi a consultare i propri medici di fiducia al loro rientro.

La vittima, Susanna Rufi, 19enne romana, era transitata a «Casa Italia», il quartier generale dei pellegrini italiani nei giorni scorsi in Polonia che ha visto il passaggio di almeno 100.000 persone. Non si è registrato finora nessun altro caso, anche il malore della giovane che viaggiava con la stessa comitiva della ragazza morta si è rivelato fortunatamente un falso allarme.
A seguito della tragedia il sindaco di Latina, Damiano Coletta, ha immediatamente attivato la Asl contattando il direttore generale Giorgio Casati e l'Ufficio Igiene e Sanità Pubblica. «La situazione è sotto controllo spiega il sindaco - non c'è alcun rischio né motivo di generare allarmismi». Paolo Fabietti, dirigente di Malattie Infettive dell'ospedale Goretti, ha già avuto dei contatti con le famiglie invitando alla profilassi i ragazzi tornati dalla Giornata Mondiale della Gioventù.
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