L’esercitazione, che vede il coinvolgimento, oltre che di alcuni reparti dell’Aeronautica Militare, anche dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto, ha come scenario simulato quello di un velivolo ammarato, con il conseguente recupero dell'equipaggio con un elicottero.
«Scopo primario dell’esercitazione - spiegano dal 70° Stormo - consolidare le conoscenze teorico-pratiche degli equipaggi di volo sulle tecniche da porre in essere per riuscire a sopravvivere in caso di incidente aereo su zone marine attraverso la familiarizzazione con i materiali di sopravvivenza, la sperimentazione delle difficoltà legate al galleggiamento e al nuoto con indosso la combinazione da volo e il giubbotto di salvataggio e con l’addestramento alle procedure di recupero, condotte ad opera degli elicotteri del Soccorso Aereo dell’Aeronautica Militare».
Il 70° Stormo, dipendente dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare e Terza Regione Aerea con sede a Bari, da oltre sessant’anni seleziona e addestra i futuri piloti militari dell’Aeronautica Militare, delle Forze Armate, Corpi Armati e cadetti di altre Nazioni. Il distaccamento straordinario dell'Aeronautica Militare di Foce Verde, dipendente dalla 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l'Assistenza al Volo di Borgo Piave, assolve alle funzioni di centro di sopravvivenza in mare, consentendo di condurre attività di addestramento alla permanenza in acqua e al recupero degli equipaggi di volo a seguito di incidente aereo su zone acquatiche.
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