Latina, 140 migranti in una villa di via Nascosa. I residenti: ampliamento sospetto

L'incrocio tra via Nascosa e strada delle Mortellette
di Vittorio Buongiorno
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Lunedì 20 Novembre 2017, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 12:15
I lavori stanno andando avanti a ritmo forzato in una traversa di via Nascosa, strada Mortellette, dove stanno per essere trasferiti i migranti fino a oggi ospitati nella struttura. La contemporanea chiusura di Casal delle Palme e de l'Hotel della Ville ha imposto alla prefettura di trovare soluzioni alternative. E così, mentre i migranti ospitati nell'albergo lasceranno Latina, mentre quelli del centro lungo l'Appia finiranno in via Nascosa.
Parliamo di 140 persone. Si fa fatica a immaginare che possano essere ospitati tutti in una villa. Eppure in quel cantiere da settimane si lavora alacremente e qualcuno parla diun ampliamento da mille metri quadrati. Possibile? L'unica certezza è che iIl trasferimento dei richiedenti asilo è questione di giorni. Lo ha confermato anche la Prefettura e ne è stato informato anche il Comune.

Il trasloco ha sollevato le perplessità dei residenti. «Non ne facciamo assolutamente una questione di discriminazione, anzi. Nessuno di noi ha detto nulla dopo l'arrivotempo fa in una villa di 40 migranti». Ma ora l'arrivo di altri 140 richiedenti asilo è visto con preoccupazione. «Si fa fatica a immaginare che possano essere ospitati tutti in una villa. Vorremmo capire - spiegano - che tipo di lavori si stanno realizzando nell'immobile e chi li ha autorizzati». L'avvocato Stefania Ciaschi ha presentato a nome dei residenti un esposto in Comune chiedendo la verifica dei permessi, soprattutto in relazione alla metratura dell'ampliamento. Lo stesso esposto è stato inviato anche all'ufficio anti-abusivismo del Comune di Latina e a giorni verrà inoltrato alla Procura della Repubblica.
A dire il vero dopo le proteste dei residenti la polizia locale si è presentata, venerdì, in strada Mortellette, ma a quanto risulta i vigili non hanno ancora concluso il sopralluogo.

E' stata la cooperativa Karibù a gestire l'affitto della struttura, forte della convenzione stipulata con la prefettura di Latina per il reperimento di alloggi da utilizzare come Centri di accoglienza straordinaria. E questo di strada Mortellette dovrebbe essere il Cas più grande nel Comune di Latina, dove fino ad oggi si era seguita la regola dell'accoglienza diffusa sul territorio. I residenti si chiedono se la villa abbia tutte le carte in regola dal punto di vista igienico sanitario perché si tratta, di fatto, della trasformazione di una residenza familiare in una struttura alberghiera in una zona che tra l'altro non è raggiunta dalla condotta fognaria. Il timore è che, nelle more dei controlli, venga effettuato il trasferimento dei richiedenti asilo mettendo il Comune davanti al fatto compiuto e rendendo a quel punto difficile, se non impossibile, imporre il rispetto delle regole.
Vittorio Buongiorno
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