E le criticità? Si parte con la «incertezza sull'installazione, presso la sede universitaria del Polo Pontino, delle attrezzature promesse da tempo dalla Fondazione Roma» e si prosegue con «la situazione del personale precario dell'Asl di Latina che vede, sempre più, allontanarsi la possibilità di partecipare alle prove concorsuali».
C'è poi «la ribadita decisione da parte della Regione Lazio della chiusura dei Punti di Primo Intervento, senza alternative concrete all'assistenza di decine di migliaia di cittadini» e «la mancata conferma del coinvolgimento dei pediatri di libera scelta nei programmi di vaccinazione». Per questo il direttivo «ritiene utile ed opportuno che su tali problematiche sia investita la Conferenza sulla sanità dei Sindaci della provincia». Le problematiche indicate, infatti «investono il livello di assistenza riguardante i cittadini di tutta la provincia». Per questo «l'impegno, seppur apprezzabile, dell'amministrazione comunale di Latina non è sufficiente ma deve essere supportato dai sindaci della provincia». In particolare il Comune si è mosso per l'alta diagnostica, ma i colleghi di Coletta chiedono un'azione più incisiva e ricordano - fra l'altro «il sacrificio sopportato dal personale sanitario delle nostre strutture suffragato dai dati diffusi dall'Asl circa il risparmio nel bilancio di 6 milioni di euro per riduzione del personale in servizio, e non sostituito».
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