Ancora parzialmente avvolta dal mistero la dinamica dell’incidente: Andrea Sepe stava rientrando a casa dopo aver visto la partita con degli amici ma, forse perché aveva intenzione di percorrere solo un tragitto molto breve, non ha indossato il casco. Arrivato all’altezza del cimitero della cittadina costiera, l’uomo ha perso il controllo della sua due ruote ed è rovinato a terra battendo violentemente la testa. Tempestiva la macchina dei soccorsi ma le condizioni del 34enne sono apparse sin da subito molto gravi.
Dopo un lungo ricovero presso il nosocomio della capitale, le sue condizioni sembravano essere migliorate ma poi, a seguito di un’inaspettata complicazione, ieri pomeriggio Andrea Sepe è spirato. Lutto e dolore a Fondi dove il 34enne era nato e cresciuto, dov’era quindi molto conosciuto e dove tornava spesso per andare a trovare il padre Bruno, attivista ed ex calciatore, nonché gli amici di sempre. Cordoglio anche a Nettuno, città dove l’uomo si era trasferito da qualche tempo con la madre.
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