«L’attenzione non è stata rivolta ai piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica della provincia pontina e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino - è spiegato nella nota diffusa dal comando - ma i grandi evasori pontini, ossia a quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta di gravi reati tributari o economico-finanziari».
Fra i dati più significativi i 267 reati fiscali denunciati in un anno e mezzo di attività. L’83% dei quali rappresentati dagli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico-finanziaria della provincia e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile.
Da segnalare anche i sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali per circa 20 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per 72 milioni di euro e beni confiscati definitivamente per 14 milioni di euro.
Ci sono, poi, 329 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, 70 milioni di IVA. Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 49 datori di lavoro per aver impiegato 607 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sottolineate anche le numerose operazioni di polizia e i riscontri per 32 milioni di euro di danni erariali nei confronti di enti pubblici, segnalati alla corte dei conti. L'elenco del personale premiato si può scaricare qui.
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