Festival delle Emozioni a Terracina, Gratteri racconta la sua scelta di campo

Festival delle Emozioni a Terracina, Gratteri racconta la sua scelta di campo
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Venerdì 8 Giugno 2018, 13:27
Che differenza c'è tra le emozioni che prova chi è dalla parte della giustizia e chi sta invece con la mafia, tra chi lotta contro il malaffare e chi di malaffare vive. Ha provato a spiegarlo ieri il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il magistrato Antimafia che da 29 anni vive sotto scorta, inaugurando - tra gli applausi di una piazza Domitilla gremita - la IV Edizione del Festival delle Emozioni in programma a Terracina fino al 10 Giugno.

«Non ci si abitua mai a vivere così ma l’importante è rimanere credibili», ha spiegato. Ha parlato di coraggio, paura, amore, senza tirarsi indietro. Un viaggio per svelare i riti di affiliazione, le caratteristiche dell’ ‘ndragheta e i suoi codici, le indagini, i rapporti tra la criminalità organizzata e la Chiesa, i modelli mafiosi che troppo spesso sono proposti come “vincenti” e scelte di vita. «Quando hanno sparato alla porta della mia fidanzata, mia attuale moglie - ha spiegato - e hanno detto che avrebbe spostato un uomo morto, là andava fatta una scelta di campo, cosa fare da grande, tirare dritto o fare quello che dice la legge. Oggi questo si porta avanti costi quel che costi, questo è il prezzo della coerenza, la credibilità di un magistrato la si misura dal numero di persone che vengono a bussare alla tua porta, se ci sono la gente pensa che tu sei la speranza o la svolta per il tuo territorio».


Ha parlato della vita sotto scorta e di scorte («A volte si esagera nel dare la scorta, sprecando risorse e uomini, il fatto che si faccia il magistrato o il procuratore non vuol dire che automaticamente si rischia la vita»), ha spiegato che secondo lui «anche nel mondo dell’antimafia ci sono tanti bluff mediatici, in parte è diventata un veicolo di pubblicità, non è possibile farsi pagare per parlare di antimafia, non deve essere un mestiere». Ha parlato di giovani e dei suoi incontri nelle scuole. «Ai ragazzi faccio sempre l’esempio di quanto guadagna un corriere di cocaina ma anche di quanto rischia, di quanto guadagna e quanto, invece, rischia un idraulico. Ai giovani bisogna parlare con il metro dei soldi e degli affari per essere chiari, sono attratti dall’occulto e da quello che non conoscono».


Il programma
«Dopo l’inaugurazione - spiegano gli organizzatori - il festival continua con oltre 40 eventi ancora in programma tra laboratori, work shop, incontri, spettacoli, esperienze. Cinque appuntamenti saranno dedicati all'approfondimento delle emozioni nella vita lavorativa e non. Negli acquisti quotidiani e nelle scelte finanziarie importanti, nei luoghi di lavoro, nel rapporto con noi stessi, con i colleghi e con la tecnologia. Anche in questi ambiti, non possiamo mai considerarci solo esseri razionali, tutt’altro sono sempre le emozioni a guidarci nelle scelte. Appuntamenti da non perdere a cura di esperti del settore dall’8 al 10 Giugno».

Emozioni e cibo
Ne parlerà Vincenzo Russo, professore dello IULM di Milano per scoprire come il colore, la consistenza, i profumi, i suoni, il luogo e l’occasione in cui si gustano cibo e bevande, influiscano sulla percezione dei sapori e degli odori e sul nostro benessere emotivo.

Rifornimento emotivo
“Chiedi alle emozioni”, invece, sarà un’ora di rifornimento emotivo in contatto con noi stessi e con gli altri in programma 8,9 e 10Giugno all’ora del tramonto, (dalle 20.00 alle 21.00) sulla terrazza del palazzo della bonifica. Mentre il sole ci lascia, mentre il nostro sguardo interroga pigro le isole ponziane la luce riflessa sul mare ci mette in contatto con le nostre emozioni grazie a tre proposte: una legata all’attività teatrale (Mimmo De Rosa), una legata al corpo e all’arte (Sandra Pierpaoli) e una terza legata alla musica e al canto (Antonietta Marino).
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