Era l'ora d'aria e c'erano poche guardie in servizio perché era domenica, così un ragazzo egiziano di 22 anni è riuscito in una impresa mai portata a termine prima: è evaso dal carcere di via Aspromonte a Latina. Lui si chiama Abouelela Dahy Ehab Mahrous, era un cosiddetto detenuto in transito, in carcere per una rapina e per spaccio, poi nel marzo scorso gli agenti della Questura gli hanno notificato una nuova ordinanza di custodia. L'accusa: violenza sessuale, dopo la denuncia di una sua ex.
Nessuno si aspettava un simile epilogo.
Sulle prime si dava per certo che avesse rubato una macchina, grazie a una segnalazione. Ma la verifica su quel numero di targa ha portato a escludere perlomeno che quella fosse l'auto: era ancora regolarmente parcheggiata nei pressi del carcere e il proprietario raggiunto al telefono dagli agenti della Squadra Mobile ha detto: «Aspettate, guardo dalla finestra». Poi ha aggiunto: «L'auto è qui, proprio dove l'avevo parcheggiata».
Le indagini si sono rivelate complesse fin dal primo momento. Il giovane potrebbe essere dovunque. La Questura ha emesso l'avviso di rintraccio, con foto segnaletica e descrizione del soggetto, inviandolo a tutti i commissariati e alle stazioni dei carabinieri, alla polizia ferroviaria e a scanso di equivoci anche ai posti di frontiera.
Il pm Valerio De Luca ha aperto un'inchiesta. Sull'evasione indagano sia la Squadra Mobile della Questura, sia il reparto investigativo della polizia penitenziaria. E' una grana sia per la direttrice che è arrivata a Latina da poco più di due mesi al posto di Nadia Fontana, sia per il nuovo capo delle guardie, anche lui arrivato in via Aspromonte da alcuni mesi. Òltre alla Procura ci sarà anche una indagine interna per capire cosa non ha funzionato. Ma tutti gli agenti sono concordi: «Quando si è in così pochi con così tanti detenuti prima o poi qualcosa succede».