È morto, all’età di 86 anni, Elvio Di Cesare, segretario per sedici lunghi anni dell’Associazione nazionale antimafia “Antonino Caponnetto”. Appena due anni fa, nel 2020, aveva lascito l’incarico dopo un’attività intensa, lontana dalla mera facciata, ma ricca di esposti, denunce, interrogazioni parlamentari e convegni «sempre e solo al servizio del Paese della Giustizia», come amava sempre dire, e venne nominato presidente onorario dell’Associazione.
I suoi sono stati anni vissuti nel sud pontino – come lui stesso raccontava – tra paure, ansie, delusioni, ma anche tante soddisfazioni. Funzionario Inail in pensione, si era poi impegnato pubblicando inchieste giornalistiche su importanti testate nazionali, come “L’Avvenire”, e scendendo in politica come consigliere comunale nella sua Gaeta, città amata e odiata allo stesso tempo dalla quale se ne era andato per risiedere a Roma.
Si era impegnato in prima persona in una lotta dura, senza sconti, innovativa nel mondo dell’associazionismo, alternando esposti, interrogazioni parlamentari, convegni, dettagliati dossier, rapporti di collaborazione con Procure e organi investigativi per combattere le infiltrazioni camorristiche e la criminalità organizzata nel territorio della provincia di Latina.