Una volta giunto sul territorio nazionale, gli stupefacenti venivano destinati ad alimentare le piazze di spaccio partenopee, con particolare riferimento a quelle presenti nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni, nonché di altre regioni, come la Toscana (Massa Carrara) e il Lazio (Latina e Frosinone).
Nel corso delle indagini, numerosi sono stati i viaggi effettuati dai promotori dell'organizzazione verso gli Stati esteri, nonché le trasferte dei corrierì effettuate per rifornire le piazze di spaccio fuori regione. Cospicui, secondo gli investigatori, sono stati i riscontri oggettivi; nello specifico, nel corso dell'indagine sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 5 persone, e si è proceduto al sequestro di 12 pistole di diverso calibro, due mitragliette Uzi, un fucile di precisione, 636 proiettili di calibro diverso, 20 chili di cocaina, altrettanti di hashish, 5 di marijuana, 10 mila euro in contanti, 170 mila euro in banconote da 20 euro false.
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