Discarica di Borgo Montello, il Comune pronto a rilevare il 51% di Ecoambiente

Discarica di Borgo Montello, il Comune pronto a rilevare il 51% di Ecoambiente
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 7 Febbraio 2018, 11:28
IL CASO
Il Comune di Latina riacquisterà le quote di Ecoambiente dal fallimento di Latina Ambiente, per avere il pieno controllo del post mortem della discarica. Gli uffici tecnici di piazza del Popolo stanno già studiando la possibilità, che non è però né facile né scontata. Tutto nasce dal fatto che la curatela fallimentare di Latina Ambiente, dopo avere messo in vendita la partecipazione del 51% in Ecoambiente, lancerà ora l'asta pubblica, per il mancato interesse del socio privato sulla prelazione.
Il Comune può quindi partecipare, ma non è semplice. In un momento in cui la legge impone agli enti locali di razionalizzare le partecipazioni non funzionali, occorre trovare giustificazioni di ferro per riacquistarne una. In secondo luogo, i soldi. Si tratta di poco meno di 2 milioni di euro: in cassa il Comune ha circa 40 milioni di euro, ma i vincoli del pareggio di bilancio sono ferrei e non si può spendere: occorre trovare il modo di farlo. In terzo luogo, c'è sempre il socio privato che, al momento della presentazione delle offerte di altri partecipanti all'asta, mantiene sempre un diritto ultimo e può rilanciare. Un percorso a ostacoli, a partire da un dettaglio non secondario: occorre il voto del Consiglio comunale. Ma perché acquistare una discarica piena? Un privato, che ha interesse al profitto, può fare una scommessa: prima o poi la Regione potrebbe cercare spazi e qui c'è già una discarica che aveva chiesto autorizzazioni per altri volumi. Il Comune ha invece l'interesse opposto: acquistare per impedire che qui possano essere abbancati altri rifiuti; avere il pieno controllo sul post mortem, sui fondi accantonati per condurlo, sulla messa in sicurezza.

«Ci stiamo ragionando, alcuni uffici stanno studiando la situazione, e potremmo iniziare a valutare la vicenda in giunta già giovedì (domani, ndr) - spiega l'assessore al Bilancio, Giulio Capirci - ma le difficoltà sono molte, a partire dal fatto che la prelazione del socio privato non è ancora conclusa; e poi occorre una giustificazione di ferro, dato che sarebbe una partecipazione non strategica». L'interesse è quindi evitare che a Borgo Montello nascano nuovi invasi, e proprio ieri dalla Ind.Eco è giunta la precisazione sulla proroga dell'autorizzazione: «Tutte le Aia impongono alle società il controllo delle matrici, come emissioni in atmosfera, in acqua, nel sottosuolo, sonore, produzione di percolato e gestione complessiva degli impianti, e la scadenza dell'Aia avrebbe impedito di proseguire le attività di controllo. Questo non significa che la società sia stata autorizzata a effettuare nuovi abbancamenti di rifiuti. La Ind.Eco ha infatti espressamente rinunciato al progetto di sopraelevazione di S8, rinuncia che costituiva una delle principali premesse su cui la Procura perveniva alla revoca del sequestro preventivo del bacino di discarica».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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