Si allontana dagli arresti domiciliari, preso grazie al "braccialetto" elettronico

Si allontana dagli arresti domiciliari, preso grazie al "braccialetto" elettronico
di Laura Pesino
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Venerdì 3 Luglio 2020, 21:58

Era stato condannato a due anni e quattro mesi solo lo scorso febbraio, per aver sferrato un pugno in faccia a un agente di polizia proprio all’ingresso posteriore della Questura di Latina. Cesare De Rosa, 26enne appartenente a una delle famiglie rom del capoluogo, si trovava agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico installato sulla caviglia, ma è evaso dal proprio domicilio nella notte tra giovedì e venerdì. Proprio la presenza del braccialetto elettronico ha consentito che arrivasse subito una segnalazione alla sala operativa del 113. In pochi minuti, intorno alle 2,30, è stata dunque inviata una pattuglia della squadra volante nell’abitazione del ragazzo mentre un secondo equipaggio ha immediatamente avviato le ricerche in tutta la zona. Poco dopo gli agenti che erano in perlustrazione nel quartiere in cui il giovane risiede hanno notato in un parco un uomo che correva cercando di scappare e di nascondersi per far perdere le tracce. Lo hanno quindi raggiunto, fermato e riconosciuto.

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De Rosa è stato quindi arrestato di nuovo per il reato di evasione e condotto nelle camere di sicurezza della questura in attesa dell’udienza di convalida in programma per oggi. L’altro arresto del 26enne risale al 14 febbraio. In quell’occasione la polizia aveva fermato alcune ora prima, per un normale controllo stradale, due giovani rom a bordo di un’auto che sfrecciavano lungo viale Kennedy, uno dei quali minorenne e tutti e due sprovvisti di documenti. Quando sono stati portati negli uffici per l’identificazione, all’esterno della Questura si è formato un capannello di familiari dei due ragazzi che ha cominciato a inveire contro le forze dell’ordine. Dal gruppo poi è comparso De Rosa che, senza alcun motivo, ha colpito in pieno volto uno degli agenti che stava cercando di riportare la situazione alla calma. L’aggressore è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

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