Il Comune nel 2014 aveva revocato l’autorizzazione per una pedana di servizio, poi il provvedimento era stato sospeso perché i debiti del pontile - ma tante altre attività dell'isola erano nella stessa situazione - non erano "definitivi". Dopo una modifica al regolamento e tolta la parola "definitivi", la concessione era stata negata per l'estate 2015 e il pontile aveva funzionato grazie a una sospensiva del Tar.
Adesso i giudici amministrativi sono entrati nel merito sostenendo che quella del Comune si configura come «l’imposizione di una indebita pressione che si traduce nell’introduzione ad opera del creditore pubblico di uno strumento addizionale di tutela del suo credito».
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