Prima di questo, per accedere in totale comodità, hanno anche segato la recinzione del mobilificio De Santis e posizionato uno scivolo. Proprio come nella saga di Ocean, hanno indossato delle tute speciali e, strisciando, hanno raggiunto l’ingresso laterale senza far scattare l’allarme. A quel punto è entrato in azione il mini escavatore e sono partite le danze. Il tutto non è durato che una manciata di minuti, sette per l’esattezza: tanto è bastato per rompere le vetrine, riempire delle borse di cellulari e darsi alla fuga su una seconda auto.
Inutili sia i sistemi di allarme, perché quando sono arrivate le forze dell’ordine i ladri erano già scappati, che le telecamere di videosorveglianza in quanto, per l’ennesima volta, sono state riprese solo figure con il volto completamente travisato. Il titolare ha sporto denuncia ai carabinieri che ora indagano a tutto capo. Il furgone è risultato rubato in un’azienda della città la notte stessa ma non si sa a bordo di quale mezzo i ladri siano poi fuggiti. Amareggiato il proprietario, in parte per i danni strutturali ma anche perché, a questo punto, le possibilità di difendersi dalla criminalità sembrano essersi esaurite. Ingente il bottino soprattutto perché, a seguito della recente inaugurazione che ha celebrato il ritorno del marchio Trony, le vetrine erano più rifornite che mai.
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