Coletta, come ci si sente ad essere primo cittadino? «Felici, felici perché tutti sono felici, lo percepisco quando cammino per strada in questi giorni». Il sindaco pronuncia parole come: follia, essere visionari, sogni e resilienza. Dice che la differenza tra quello che successe con Tangentopoli e quello che è successo a Latina nei giorni scorsi è che allora i partiti vennero spazzati via dai giudici, questa volta dai cittadini, e che si augura che i partiti sappiano diventare di nuovo dei validi interlocutori, sappiano ricostruirsi e agire per il bene della collettività. Poi il racconto delle prime ore in municipio, dei primi problemi da affrontare: «Sono andato in biblioteca ieri, c'erano i ragazzi in fila, tanti. Ho chiesto: ma cosa fate qui fuori? Dentro non c'è posto mi hanno risposto. Ma come è possibile che i nostri giovani non possano andare in biblioteca, dobbiamo trovare una soluzione, e in realtà crediamo di averla già trovata». Alessandra Ceci, che conduce insieme a Fia la trasmissione, cede il microfono alle domande dei colleghi.
I tempi per la riapertura del teatro D'Annunzio, chiuso perché manca l'agibilità? «Se lei avesse visto la mia agenda piena di apputi... la prima annotazione riguardava proprio il teatro. Credo che i tempi di apertura saranno accettabili, i commissari hanno già provveduto all'impermeabilizzazione del soffitto e ad altri lavori. Di certo per la prossima stagione sarà aperto». Poi l'urbanistica, il tallone d'Achille della precedente amministrazione comunale, con i Piani annullati e le inchieste aperte. «Prima di tutto ci doteremo di un ufficio pianificazione, che non c'è mai stato e che riguarderà anche la Marina. Non si dovrà consumare altro suolo, non serve, ma puntare alla riqualificazione, anche dei Palazzi di fondazione. E creare condizioni tali, pari opportunità, che consentano di lavorare a tutti gli imprenditori dell'edilizia, non solo ad alcuni, sempre gli stessi».
Lo stadio e la tribuna sequestrata, cosa succederà? «Seguiremo le normali strade della legalità. Il problema va affrontato e risolto, lo stiamo già facendo. Con l'annullamento dei Ppe la tribuna potrà essere dissequestrata, non è più a verde pubblico quell'area, e ci potranno essere quei posti in più per i tifosi e per assistere alle partite». Poi invita la consigliera più giovane di Latina e di Italia, Valeria, a raggiungerlo per un abbraccio, visto che in questi giorni ha gli esami di maturità. Infine qualche aneddoto, la telefonata del suo allenatore negli anni Ottanta quando giocava nel Cisterna e non volle tirare un calcio di rigore contro il Latina. «Mi ha chiamato e mi ha detto: questa volta l'hai tirato il rigore eh!». Poi, un sms che lo ha emozionato, lui è interista da sempre, glielo ha mandato il figlio di Giacinto Facchetti, c'è una foto: Facchetti che alza la Coppa dei Campioni.