San Felice Circeo, spari dall’auto in corsa: 7 feriti. Cinque ragazzi a bordo: due arrestati, uno in fuga. Denunciati i minorenni

Fanno fuoco con una carabina ad aria compressa, un passante colpito al volto

Circeo, sparano dall'auto con una carabina e feriscono sette persone. Nel gruppo anche due minori
di Stefano Cortelletti
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Venerdì 8 Settembre 2023, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 00:13

Hanno sparato con una carabina ad aria compressa da un’auto in corsa, ferendo in tutto sette persone nell’arco di un’ora. Una notte di noia e di follia finita con l’arresto di due ragazzi di 18 e 21 anni e la denuncia a piede libero di due diciassettenni. Una quinta persona è riuscita a fuggire ed è tuttora ricercata.
 

Sparatoria al Circeo, cosa è successo

Tutto è iniziato a Terracina, la città cara ad Aldo Moro sul litorale pontino.

La prima chiamata alla centrale operativa dei carabinieri è delle 2.30 e avvisava di tre persone ferite da colpi di carabina esplosi da un’auto in corsa in via Cristoforo Colombo, vicino al lungomare. Erano stati colpiti alla spalla e al collo. A quell’ora i locali erano già chiusi: in strada c’erano solo poche persone, per lo più residenti a passeggio con il cane. Dopo pochi minuti una seconda telefonata: era una guardia giurata di 40 anni in servizio alla sede Inps di via delle Arene, sempre a Terracina. Era stato colpito anche lui dai piombini, ma a un orecchio. Una ulteriore chiamata è stata fatta alle 2.45: «C’è una Mercedes Classe B da cui alcuni ragazzi stanno sparando ad altezza d’uomo, mi hanno colpito a una spalla». La quinta persona ferita nel giro di un quarto d’ora.


TIRO A SEGNO
Ma non era finita. Mentre i carabinieri dell’aliquota radiomobile si erano messi alla ricerca dell’auto, cercando di ricostruire il percorso fatto, una nuova segnalazione era arrivata dalla vicina San Felice Circeo, una decina di chilometri di distanza da Terracina. Erano le 3.15 e il conto dei feriti era salito a sette, con l’aggiunta di due cinquantenni colpiti. A uno di loro il piombino ha sfiorato un occhio: i soccorritori del 118 lo hanno trovato dolorante con le mani sul viso. Un tiro a segno senza motivi, dettato forse dalla ricerca di sensazioni forti. O dalla stupidità.
 

I feriti

I militari operanti hanno ricostruito la sequela della scorribanda, individuando ben sette malcapitati, tra cui una guardia giurata mentre era in servizio; tutti hanno riportato lesioni tra i 7 e 10 giorni; per la maggior parte di loro, i colpi sono stati sparati ad altezza uomo. Spalle, collo, orecchie.

La gravità dei fatti ha imposto un provvedimento di arresto di due maggiorenni, di cui uno già noto alle Forze dell’Ordine, mentre altri due minori, di cui uno con precedenti, sono stati denunciati a piede libero.

I due arrestati, su disposizione della Procura di Latina, con cui i militari si sono rapportati in stretta sintonia, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.Per la scorribanda c’erano i minuti contati. I carabinieri hanno intercettato la vettura nella centralissima via Tommaso Tittoni, la strada dello “struscio”, a quell’ora deserta. L’inseguimento è stato breve, alla fine i militari della compagnia sono riusciti a bloccare la Mercedes, ma uno dei cinque occupanti ha aperto la portiera posteriore ed è fuggito a piedi. Nell’auto i carabinieri hanno trovato la carabina, un coltello multiuso, diversi proiettili in metallo e due grammi di cocaina. Tutto posto sotto sequestro.

LA RICOSTRUZIONE
Alla guida del veicolo c’era un ragazzo residente ad Alatri, in provincia di Frosinone, di 21 anni. Era al volante nonostante la patente sospesa. Vicino a lui un altro ragazzo di 18 anni di Fondi, nel sud pontino. Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio, e lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l’utilizzo di armi. Sono ai domiciliari, stamattina al tribunale di Latina saranno giudicati con rito direttissimo. Sui sedili posteriori sono stati invece identificati due ragazzi, sempre di Fondi, non ancora maggiorenni, classe 2006, entrambi denunciati a piede libero con le stesse ipotesi di reato. Uno dei due peraltro era un nome già noto alle forze dell’ordine. Non è chiaro chi dei cinque abbia materialmente imbracciato la carabina e sparato ai passanti, tutti refertati al pronto soccorso dell’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina con prognosi tra i 7 e i 10 giorni. I carabinieri agli ordini del maggiore Saverio Loiacono sono convinti che le persone ferite siano molte di più, anche nelle sere precedenti. Le indagini sono solo all’inizio.

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