Caos palasport di Terracina, il presidente Iannarilli:
"Perché nessuno indaga?"

Giuseppe Iannarilli, presidente del Volley Terracina
di Giuseppe Baratta
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Domenica 25 Settembre 2016, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 18:47
LATINA - Ancora problemi legate agli impianti sportivi. A Terracina, dove la mancanza del Pala Carucci ha costretto la società del presidente Giuseppe Iannarilli di rinunciare al campionato di pallavolo femminile di serie B1 (la terza serie nazionale) ripartendo dalla serie C (categoria che permette di giocare nella palestra della scuola elementare), emergono altri dettagli che la società terracinese ha voluto sottolineare con forza. "E' notizia delle ultime ore che il Comune di Terracina restituirà i 491 mila euro ottenuti dal Credito Sportivo per ristrutturare il palazzetto andando anche a consumare, qualora fossero avanzate, anche le somme rimaste in cassa con il ribasso d’asta - spiega patron Iannarilli - come spesso purtroppo accade, sono sorti degli “imprevisti” durante l’esecuzione dei lavori da fare, che riguarda un po’ tutto l’impianto di Viale Europa, dai pannelli, al controsoffitto, alle condutture, agli impianti, e via via, con la richiesta da parte della ditta appaltatrice di ulteriori soldi per completare il tutto. Ne consegue che, a un anno di distanza dell’aggiudicazione dell’appalto, i lavori sono ancora in alto mare e di conseguenza non si possono ipotizzare tempi di realizzazione e consegna, il tutto sempre e solo a discapito dell’intera collettività e delle società sportive a cui questa si rivolge. A tutte queste difficoltà non si può sottrarre la Volley Terracina, che finora ha pagato il prezzo più caro, quale la rinuncia al campionato nazionale di B1 per mancanza appunto di una struttura per poter giocare dopo aver trascorso un anno intero fuori casa (giocando le partite casalinghe a Sabaudia, ndr) una scelta fatta con convinzione e lungimiranza alla luce dei fatti". Poi il presidente rincara la dose. “Io credo che qui siamo veramente ad una farsa e che qualcuno ci stia prendendo in giro in modo vergognoso - aggiunge - da normale cittadino mi chiedo perché nessuno ci dice che fine hanno fatto questi soldi? Possibile che nessuno indaghi più in profondità su questa vicenda? Possibile che non vengano aperti fascicoli, indagini o altro per cercare di arrivare ad una soluzione? Possibile che venga mandato in fumo, senza aver fatto nulla di veramente concreto, un mutuo dato dal Credito Sportivo? Credo che parole da aggiungere oramai ce ne siano ben poche, noi  aspettiamo solamente di riavere il palazzetto in primis e, successivamente una giusta distribuzione delle ore e degli spazi di fruibilità dello stesso, in base all’importanza dei campionati di ogni singola società e la sua storia. Questa vicenda ha avvalorato peraltro, la nostra decisione di rinunciare alla B1, decisione presa con dispiacere certo, ma con la consapevolezza di essere l’unica cosa da fare, e quello che sta accadendo ci sta dando ragione".
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