Operazione Starter, nelle carte spunta
anche Aprile: anomalie
nei movimenti di 840 mila euro

Operazione Starter, nelle carte spunta anche Aprile: anomalie nei movimenti di 840 mila euro
di Giovanni Del Giaccio
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Giovedì 1 Dicembre 2016, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 17:50
I CONTROLLI
Sta provando ad acquisire le quote di Pasquale Maietta, diventare unico socio del Latina e quindi cedere almeno una parte della società. Operazione pù difficile del previsto per Antonio Aprile, rimasto unico presidente, non indagato in Olimpia ma al centro di carte che vengono spedite dall'Agenzia delle entrate ai Carabinieri che stavano indagando sulle vicende del Latina rispetto allo stadio. Indagini che si intrecciano, quella dell'Arma e quella delle Fiamme gialle, come incrociati sono inevitabilmente i destini di Pasquale Maietta, delle indagini che lo riguardano, del suo socio di minoranza e del Latina calcio.
Gli investigatori dei carabinieri mettono nero su bianco che per l'Agenzia delle entrate si evidenziano nel Latina «flussi finanziari anomali» e in particolare che emergono «sospetti finanziamenti del socio di minoranza Antonio Aprile rispetto ai redditi dichiarati».
Aprile diventa socio al 45% il 7 agosto del 2015. Qualche mese prima - il 20 febbraio - Paola Cavicchi era diventata titolare anche delle quote dei figli (Fabrizio e Roberta Colletti) che poi decide di cedere, uscendo dalla società. Una parte le prende Maietta, il resto Aprile. L'Agenzia delle entrate fa notare che a febbraio l'ex presidente aveva comprato le quote a 317.000 euro, ad agosto le cede a 100.000 «tenuto conto - come si afferma nell'atto notarile - che il capitale è in parte eroso».
IL SOCCORSO
Vero a tal punto che Aprile sembra una sorta di soccorritore, quello che porta soldi freschi per far fronte ai problemi. è una delle questioni al centro della trattativa degli ultimi giorni con Maietta, da quanto si apprende. Di sicuro Aprile ha versato 840.000 euro tra il 16 settembre e il 19 ottobre 2015. Bonifici ora indicati come «finanziamento» e ora come «versamento» socio. Soldi dei quali disponeva - è ovvio - ma che stridono con quanto dichiara al fisco. Poche decine di migliaia di euro, come risulta dal modello Unico, cosa che fa scattare il campanello d'allarme tra chi lavora al caso. La posizione di Aprile, a questo punto, è certamente delicata nel momento in cui prova a trattare per cedere almeno parte del suo pacchetto azionario. Non solo, le scadenze di metà dicembre con fisco e giocatori incombono e non rispettarle equivale - quanto meno - a una penalizzazione della squadra. Sul futuro della quale si addensano nubi nerissime.
Viene sottolineato un altro particolare, di non poco conto per come si sta sviluppando l'intera vicenda: «Le aziende della famiglia Aprile hanno sede legale presso lo studio di consulenza fiscale di Pasquale Maietta». E ce l'hanno anche altre attività che hanno finanziato - in quel caso in maniera fittizia, secondo la Guardia di Finanza - la società di calcio.
Ancora un rinvio, infine, sulla richiesta di arresto di Pasquale Maietta arrivata alla Camera. Le decisioni del Riesame che ha scarcerato gli altri indagati sono favorevoli al deputato di Fratelli d'Italia e comunque la giunta per le autorizzazioni a procedere ha deciso di prendere tempo.
G.D.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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