Avvocato sequestrato a scopo di estorsione, quattro arresti. Contestato il metodo mafioso

Avvocato sequestrato a scopo di estorsione, quattro arresti. Contestato il metodo mafioso
di Vittorio Buongiorno
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:11

Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Latina coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Roma con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso.

I quattro, arrestati nelle province di Roma e Latina, avevano sequestrato un avvocato per estorcergli denaro. L'operazione denominata "Stelvio" è scattata dopo la denuncia presentata dall'avvocato iscritto al foro di Santa maria Capua Vetere: era stato attirato a Latina, sequestrato in un capannone nelle campagne di Latina e barbaramente picchiato per ore con un manganello, i quattro lo avevano minacciato di morte. «Sappiamo dove abiti, dove vive la tua famiglia, te la faremo pagare». Gli avevano anche fatto vedere la foto di un noto boss di camorra: sei fai il furbo, questa la minaccia, ti mandiamo a cercare da lui. L'obiettivo era farsi restituire con gli interessi i soldi pagati al professionista per le difese in alcuni processi penali e cause civili. Alla fine, stremato, l'avvocato ha firmato cambiali ed effetti per circa 110 mila euro. E' stato derubato di tutto quello che aveva addosso e abbandonato nei pressi della stazione di Latina Scalo.

 

Ma i carabinieri della stazione che hanno raccolto la denuncia presentata subito dopo la liberazione e quelli del nucleo operativo del comando provinciale guidato dal colonnello Gabriele Vitagliano hanno informato la Procura e avviato le indagini ricostruendo fatti e nomi. Il fasciolo per il sequestro di persona a scopo di estorsione è finito per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia e lo scenario che è emerso ha portato questa mattina all'arresto dei quattro: Ernesto Pantusa, 44 anni di Sabaudia, Salvatore Carleo, 63 anni di Roma, Fabrizio Fava, 62 anni di Tivoli, Debora Fiorucci, 51 anni, di Sermoneta. A tutti è stata contesta l'aggravante mafiosa.

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