Atrofia ottica di Leber, l'Oculistica del 'Fiorini' di Terracina scelta dall'America per sperimentare un farmaco

Il prof. Enzo Maria Vingolo
di Rita Recchia
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Sabato 21 Maggio 2016, 11:25
Era il novembre del 2006 quando nell’ospedale di Terracina ‘Alfredo Fiorini’ arrivò l’oculistica universitaria, nel giro di nemmeno un anno iniziarono le prime somministrazioni del Macugen per il trattamento delle degenerazioni maculari senili, la fluoroangiografia e i primi interventi di cataratta. D’allora lo staff del professore Enzo Maria Vingolo non si è più fermato non soltanto con l’attività chirurgica ma anche con la formazione. Diversi i casi studiati tra le pareti dell’ospedale di Terracina e illustrati oltreoceano.

Adesso è proprio da lì che è arrivata l’ennesima conferma del valore del lavoro svolto negli ultimi dieci anni da Vingolo e i suoi collaboratori: il Centro di malattie rare della vista del ‘Fiorini’ è stato scelto dagli Stati Uniti per partecipare al primo trial clinico per il trattamento dell’atrofia ottica di Leber, una malattia molto rara che può provocare addirittura la cecità. Ciò vuol dire che in maniera esclusiva i pazienti del professore Vingolo saranno sottoposti a un trattamento farmacologico capace di bloccare la fase acuta dell’infiammazione del nervo ottico che porterebbe fino a perdere del tutto la vista.

“I nostri pazienti saranno gli unici a poter essere trattati con questo farmaco- commenta con soddisfazione il primario- A dimostrazione dell’elevata qualificazione raggiunta dal nostro lavoro anche a livello internazionale”. Terracina è stata scelta anche perché Vingolo è un esperto di malattie rare oculari, coordinatore per la provincia di Latina ma i casi arrivano anche da altre zone del Lazio.

Dieci anni di piccoli e grandi successi che hanno fatto in modo che nell’ospedale di Terracina si realizzassero cose che prima erano a dir poco impensabili. Come, per esempio, che proprio il ‘Fiorini’ venisse scelto dagli americani per sperimentare un farmaco contro una malattia oculare rara.
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