Arsenico nell'acqua dopo l'incendio a Carano: ordinanza di divieto d'uso potabile ad Aprilia e per sei zone di Latina

Arsenico nell'acqua dopo l'incendio a Carano: ordinanza di divieto d'uso potabile ad Aprilia e per sei zone di Latina
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Agosto 2017, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 16:28
Dopo il rogo a Carano e i danni all'impianto di dearsenizzazione di Acqualatina arrivano le ordinanze di divieto d’uso potabile dell’acqua nelle zone servite dalla centrale. 

A Latina il Vicesindaco Maria Paola Briganti, su delega del Sindaco Damiano Coletta, a seguito dell’incendio avvenuto lo scorso sabato ad Aprilia che ha raggiunto la centrale di Carano-Giannottola danneggiando una parte dell’impianto di dearsenizzazione, ha emesso in data odierna un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano nelle zone di Latina servite dalla centrale ovvero nei Borghi Montello, Bainsizza, Santa Maria, Sabotino e nelle località di Foce Verde e Le Ferriere.

«Il provvedimento - spiegano dal Comune di Latina - è stato adottato dopo una serie di controlli effettuati sulle reti idriche interessate e prevede il divieto d’uso per la preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua sia un ingrediente significativo, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati o sia utilizzata per la cottura; il divieto di impiego da parte delle imprese alimentari; il divieto d’uso per pratiche di igiene personale che comportino l’ingestione anche limitata di acqua come il lavaggio dei denti e del cavo orale».

Anche ad Aprilia il sindaco Antonio Terra ha firmato oggi l’ordinanza n. 327 di divieto dell’uso alimentare di acqua proveniente dall’acquedotto comunale. «Ciò a seguito della trasmissione da parte degli uffici competenti dell’Asl dei risultati delle analisi sui campioni idrici prelevati nella giornata di ieri dai quali emerge il superamento dei valori di legge relativi alla concentrazione molecolare di arsenico - spiegano dal Comune di Aprilia - Tale parametro rende pertanto l’acqua non potabile e, di conseguenza, non utilizzabile per il consumo umano. Per questo motivo, l’ordinanza vieta a tutta la popolazione del Comune di Aprilia ed alle imprese alimentari, fatta eccezione della frazione di Campoleone, l’utilizzo dell’acqua per usi potabili ed alimentari».

Il superamento dei limiti di legge del parametro arsenico è stato causato dall’incendio divampato il 12 agosto nei pressi dell’impianto idrico di Carano-Giannottola, che ha parzialmente compromesso il funzionamento del dearsenizzatore. «L’ordinanza resterà in vigore finché nuovi accertamenti da parte dell’Asl non certificheranno la potabilità dell’acqua - spiegano da Aprilia - Seguiranno ulteriori tempestivi aggiornamenti sull’ubicazione, da parte della società Acqualatina, delle autobotti per il servizio sostitutivo di approvvigionamento idrico».

Identico provvedimento anche del Comune di Cisterna ma solo per le zone di Piano Rosso e Sant’Ilario.

Sul caso dell'arsenico nell'acqua è intervenuta con una nota anche Acqualatina. «Si informa l'utenza che in data odierna sono pervenuti i risultati delle analisi effettuate dalla Asl di Latina che hanno evidenziato che i valori di arsenico presenti in rete, dopo l'incendio verificatosi presso la Centrale di Carano Giannottola che ha compromesso il funzionamento dell'impianto di dearsenizzazione, tendono a superare il valore limite ammesso dal D.Lgs. 31/2001 - si legge nella nota del gestore del servizio idrico - Per tale motivo si comunica che Acqualatina per far fronte all'emergenza presentatasi nei comuni serviti dalla suddetta centrale, ha predisposto un servizio sostitutivo a mezzo autobotti».

Il servizio è attivo presso le seguenti località:
Nettuno: autobotte presso centro "Le Vele"
Latina località borgo Montello, Borgo Bainsizza, Borgo Santa Maria, Borgo Sabotino e loc. Le Ferriere: autobotte presso campo sportivo di Borgo Montello
Cisterna di Latina nella frazione Piano Rosso: autobotte presso campo sportivo di Borgo Montello.

I tecnici di Acqualatina sono già al lavoro per risolvere il problema al depuratore e lo stesso gestore idrico si è impegnato a fornire tempestive informazioni in merito all’evolversi degli eventi nonché a disporre un servizio sostitutivo di approvvigionamento all’acqua mediante autobotti.
La Asl provvederà nei prossimi giorni ad effettuare ulteriori controlli alla rete per verificare che i livelli di arsenico siano tornati al di sotto della soglia consentita.





 
© RIPRODUZIONE RISERVATA