Lunghe code, che superavano i 6 chilometri, si sono formate in pochi minuti. Gli automobilisti purtroppo sono rimasti sotto al sole per oltre un'ora e mezza. Ma arrivati quasi indenni alla fine di una settimana durissima, durante la quale sempre a causa di incendi anche la circolazione ferroviaria ha subito più di uno stop, ci si interroga sulle cause di questa lunga serie di incendi e anche sulle condizioni in cui versa la Pontina. C'è il sospetto che si tratti di dolo. Ieri dopo la riapertura della strada sono intervenuti gli uomini del Corpo Forestale dello Stato per eseguire un sopralluogo: l'obiettivo arrivare a capire l'origine dei roghi. «Tutte le ipotesi, compresa quella dolosa, - spiegano gli agenti della Forestale - sono al vaglio. Soprattutto dopo l'incendio divampato tra Aprilia ed Ardea». È la Procura di Roma a indagare, dopo il rogo di Castel Romano lunedì. «Ad alimentare gli incendi sono sempre sterpaglie o rifiuti abbandonati, - precisa ancora la Forestale - ma c'è da capire se l'origine dei roghi sia negligenza o dolo».
La Pontina è stata continuamente presidiata in questi giorni dalla Polizia Stradale di Aprilia, da subito in prima linea per risolvere l'emergenza e tutelare gli automobilisti. «Non gettate mozziconi di sigaretta dalle auto - spiega il comandante Massimiliano Corradini - purtroppo con il forte caldo e con il vento brucia tutto e subito. Chiediamo rispetto e collaborazione da parte dei cittadini».