Latina, alla Plasmon turnazione a bolle e boom di vendite durante l'emergenza

Latina, alla Plasmon turnazione a bolle e boom di vendite durante l'emergenza
di Rita Cammarone
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Venerdì 17 Aprile 2020, 12:35
Turnazione a bolle per proteggere i propri dipendenti: dalla linea di produzione dei biscotti a quella degli omogenizzati, nello storico stabilimento Plasmon di Latina il metodo anti Covid-19 è già una realtà dal 23 febbraio scorso. «Abbiamo giocato d'anticipo rispetto alle disposizioni del Governo - spiega il direttore Pasquale Califano -, non appena scoppiata l'emergenza di Codogno abbiamo istituito un comitato di sicurezza interna, formato dalla dirigenza, dalle rappresentanze sindacali e dal medico del lavoro. Da subito abbiamo fornito a tutti i dipendenti mascherine, guanti e occhiali di protezione. E in corrispondenza di ogni decreto, il comitato si è subito riunito per adeguare eventuali misure».

In cosa consiste la turnazione a bolle? «Consiste nella suddivisione del personale in gruppi di lavoro; ciascun dipendente afferma Califano - farà parte sempre della stessa bolla, distinta per colore (ogni componente indossa una fascia sul braccio dello stesso colore) e ciascuna bolla non entrerà mai in contatto con un'altra bolla, neanche al cambio turno».

PERSONALE, L'ORGANIZZAZIONE
La rivoluzione della turnazione a bolle, metodo esportato negli altri stabilimenti del gruppo The Kraft Heinz Company a cui appartiene Plasmon, ha comportato anche altre modifiche nella sede di via Migliara 45? «La produzione si ferma per un'ora tra un turno e un altro, non facciamo più il ciclo continuo spiega il direttore dello stabilimento pontino -. Nell'ora di blocco il reparto, gli spogliatoi e gli altri ambienti comuni vengono sottoposti a sanificazione. Di fatto operiamo già nella cosiddetta fase 2»
Nelle attuali bolle c'è un numero inferiore di persone rispetto ai turni del passato; la Plasmon di Latina che conta 305 dipendenti ha fatto richiesta di cassa integrazione? «Finora no risponde il direttore Califano -, siamo in solidarietà. Tutto il personale degli uffici lavora da remoto, Quei 20/30 operai in meno, a rotazione, stanno usufruendo delle assenze facoltative con remunerazione del 50% o dell'estensione della 104, così come indicato dal Governo».

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IMPENNATA DI ACQUISTI
Per quanto riguarda la produzione, in questo mese e mezzo di emergenza Coronavirus, com'è andata? «Abbiamo avuto una crescita nella fase di picco dei contagi. C'è stata maggiore richiesta, dovuta ad un'impennata degli acquisti. Ritengo che sia dipeso dall'effetto panico che ha portato alla corsa per l'accaparramento dei beni di prima necessità», afferma il dottor Califano, aggiungendo che i prodotti Plasmon destinati all'alimentazione dell'infanzia hanno goduto anche del marchio di riconoscibilità del made in Italy frutto dell'intesa Filiera Italiana con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaf).

DONAZIONE PER LE FAMIGLIE
Un prodotto di qualità, prodotto in Italia e con materie prime in massima parte italiane. «Esatto. Le uniche eccezioni riguardano alcune produzioni che in Italia non esistono, come le banane», precisa il direttore. «Plasmon ha da sempre l'Italia nel cuore e crediamo in questo Paese commenta Califano - Da oltre 100 anni siamo vicini alle famiglie italiane e non possiamo non prenderci cura di loro anche in questo momento. Abbiamo quindi scelto di fare la nostra parte donando prodotti alimentari di base per l'infanzia per un valore complessivo di 750.000 euro: abbiamo donato a Banco Alimentare e alla Caritas di Roma. Grazie a questo contributo, molte famiglie che vivono in situazioni difficili potranno contare su un sostegno per l'alimentazione dei propri bambini». Questa donazione si inserisce nei 12 milioni di dollari che Kraft Heinz si è impegnata a donare in tutto il mondo per garantire generi alimentari alle persone che più ne hanno bisogno nell'emergenza Covid-19.
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