Il patentato più anziano d'Italia ha 105 anni: ecco l'ultimo fake creato dalla fabbrica delle bufale

La fabbrica delle bufale utilizza foto di persone che nulla hanno a che vedere con le storie inventate
di Marco Cusumano
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Venerdì 16 Dicembre 2016, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 16:40
Sapete quanti anni ha il patentato più anziano d'Italia? Ben 105 anni! Si chiama Giuseppe Ferrari ed è originario di Latina dove nacque in età giolittiana. Un attimo. In età giolittiana? Ma come? Latina non è stata fondata da Mussolini nel 1932? E' bastata qualche elementare nozione storica per individuare l'ennesima bufala pronta a sbarcare sul web. Il comunicato arriva tramite mail ed è firmato da "Farditalia", tenete a mente questo nome.

Farditalia si presenta come una "Fondazione che si occupa della tutela del risparmio e del diritto, nata da pochi mesi ma già operativa in tutta Italia". Dopo la presentazione, ecco la storiella curiosa: «Ha spento solo pochi mesi fa ben 105 candeline sulla torta il signor Giuseppe Ferrari, originario di Latina ma residente a Bari, già nostro associato per un rimborso Inps. Nonno Giuseppe, che nella foto di qualche mese fa vedete in tenuta da festa, è nato nella città del Lazio nella fiorente età giolittiana quando la lira faceva aggio sull’oro. Testimone oculare degli orrori e delle persecuzioni della seconda Guerra Mondiale riesce a salvarsi anche se durante quegli anni perde alcuni familiari ed amici deportati dai nazifascisti».

Una vita travagliata quella di nonno Giuseppe, tra l'altro i suoi amici e parenti sono ovviamente quasi tutti morti. "Una vita passata tra il lavoro (ex militare) e gli affetti di famiglia (una figlia, due nipoti e quattro pronipoti), mai una sigaretta o altro vizio, pasti leggeri accompagnati da un solo bicchiere di vino al giorno l’hanno portato a trascorrere i decenni senza mai una seria e compromettente patologia".

Dunque una vita travagliata, ma sana, sanissima. «Qualche mese fa - racconta sempre Farditalia - tramite i nipoti Valter e Marilena, già iscritti al nostro patronato, ha chiesto di espletare le pratiche per il rinnovo della patente di guida. Con un visus di 8/10 all’occhio destro e ben 9/10 all’occhio sinistro la Motorizzazione Civile ha rinnovato la patente per un anno all’anziano signore. Unico limite: nonno Giuseppe dovrà portare gli occhiali mentre guida la macchina, lui che non li usa nemmeno per guardare la TV».

Una storia fantastica. Ma come fa nonno Giuseppe a stare così in forma a 105 anni? D'altronde il suo primo miracolo l'ha compiuto nascendo in età giolittiana a Latina, che all'epoca era un'immensa palude infestata da zanzare e malaria. Ma forse si sono sbagliati: Giuseppe sarà nato in qualche borgo o paese della zona.

Vale la pena fare una ricerca facile facile, partendo proprio dalla bella foto del sorridente nonno. Ci aiuta Google con la ricerca per immagini: basta un click e sorpresa! Nonno Giuseppe deve avere un sosia o un gemello, magari anche lui patentato e pronto a rivendicare il titolo. Google associa l'immagine di nonno Giuseppe ad alcuni articoli che parlano di un anno nonno, Lorenzo Berzero, originario di San Germano Vercellese, che lo scorso anno ha compiuto 107 anni. Ci sono anche dei video con tanto di interviste ai parenti, al sindaco del paese e allo stesso Lorenzo Berzero che risponde alle domande con tanta simpatia e saggezza.

Ma la foto del nostro nonno Giuseppe compare anche a corredo di un altro articolo del 16 agosto di quest'anno. Il protagonista è però sempre Lorenzo Berzero che nel frattempo ha compiuto 108 anni, senza rinunciare al Ferragosto al mare con figli e nipoti. "L'aria di mare fa bene" commenta e come dargli torto? 

I dubbi sull'identità di Giuseppe Ferrari crescono click dopo click e a questo punto è necessario fare una verifica sulla fonte della notizia: "Farditalia". Partiamo dal sito www.farditalia.it registrato il 26 novembre a nome di Sofia Navarretta. Chi è? E' un avvocato che compare in altre notizie davvero curiose, ma soprattutto è l'avvocato dell'associazione "Agitalia". Vi dice qualcosa Agitalia? E' l'associazione che denunciò il presunto scambio di embrioni all'ospedale Pertini di Roma. Un'associazione fantasma che, in seguito, fu smascherata per una serie di notizie bufala che ancora oggi si trovano senza difficoltà sul web. Storie di tesori in vecchie lire trovati nelle soffitte o nei giardini di vecchie abitazioni. Storie di eredità, titoli di credito e buoni postali risalenti al Regno d'Italia che Agitalia riesce miracolosamente a convertire in euro. 



BUFALE IN QUANTITA'

Una di queste bufale fu scoperta dal Messaggero due anni fa quando, proprio a Latina, Agitalia propose via mail due storie nel giro di appena tre mesi: una donna di Sermoneta trova un “tesoretto” di 140 milioni di vecchie lire e titoli per un valore di circa 400.000 euro; un'altra donna trova un buono del tesoro del valore nominale di 500 lire emesso negli anni ’30 che oggi vale 44.000 euro. Confrontando semplicemente i due numeri di telefono scoprimmo che il cellulare era uguale e che rispondeva la stessa donna "interpretando" di volta in volta il ruolo richiesto. E chissà quanti ne aveva già interpretati, considerando che le storie di "Agitalia" attraversano l'Italia da Nord a Sud, proponendo un copione più o meno simile ma sempre molto curioso e interessante.

Insomma un legame tra Agitalia e Farditalia c'è. E non è soltanto una somiglianza nel nome. Riguarda l'intestataria del dominio, Sofia Navarretta, indicata in un articolo come avvocato di Ascoli Piceno. In quell'albo però non risulta iscritta e, a dir la verità, non risulta iscritta in nessun albo come si evince dal sito www.consiglionazionaleforense.it dove ci sono altri due Navarretta, ma non Sofia. Che sia avvocato oppure no, la signora compare di certo come intestataria del sito Farditalia.it e come portavoce di una serie di vicende legate ad Agitalia riportate dalla stampa nazionale attraverso dei comunicati. E poi tra i contatti di Farditalia c'è un numero di cellulare che, guarda caso, è lo stesso di Agitalia.

A proposito di Agitalia, il sito web Agitalia.info risulta intestato a Mario Marchetti, un nome che, spulciando negli archivi, compare associato a quello dell'avvocato Giacinto Canzona, noto per la bufala della coppia che disse di aver perso un figlio durante il naufragio della Costa Concordia. Forse è solo un caso di omonimia? 

In questa storia c'è un filo comune che lega nomi, foto e notizie stravaganti: un'accurata fabbrica di bufale che continua ad agire sotto forme diverse e con obiettivi (e profitti) ancora tutti da chiarire.

marco.cusumano@ilmessaggero.it 
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