L’alleanza c’era, l’accordo pure, ma è saltato tutto. Motivo? L’avviso pubblico tanto sbandierato - con elenco dei candidati stranamente segreto - è in contrasto con lo statuto della società.
Risultato? La commissione che doveva valutare i 52 aspiranti consiglieri o componenti del collegio dei revisori, si è dimessa in blocco.
Mentre il bando prevede che non devono esserci stati rapporti con la società nell’ultimo triennio, infatti, lo statuto prevede che i componenti del consiglio d’amministrazione siano rieleggibili.
Le nomine che avevano portato alle crisi a Terracina e a Latina, dunque, non si riescono ancora a fare. L’assemblea, quindi i sindaci, dovranno stabilire se riscrivere lo statuto oppure riformulare il bando.
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