Abusi a scuola, incarico all'avvocato dei Cecchettin

Abusi a scuola, incarico all'avvocato dei Cecchettin
di Sandro Gionti
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 11:24

IL CASO

I genitori della studentessa di 16 anni che ha trovato il coraggio di denunciare di essere stata violentata e perseguitata dall'ex fidanzato grazie a un tema sul caso di Giulia Cecchettin, hanno incontrato l'avvocato Nicodemo Gentile, il noto penalista del foro di Perugia, che ha assunto l'assistenza legale della ragazza oltre ad essere presidente dell'associazione Penelope è l'avvocato di Elena, la sorella di Giulia, la giovane uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta lo scorso novembre. All'incontro, al quale era presente anche la ragazza, hanno partecipato Monica Sansoni, garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Lazio, Maria Teresa Conte, presidente dell'associazione antiviolenza "Voci nel silenzio", e due psicologhe, una della stessa associazione e l'altra intervenuta per conto della Regione.

Si è trattato di una riunione preliminare, nella quale è stato affrontato il discorso dei prossimi passi da compiere quando il giudice del Tribunale dei Minori di Roma avvierà il processo sulla delicata vicenda. La ragazza sta cercando di condurre una vita per quanto possibile normale e di recuperare la serenità, continua a frequentare le lezioni a scuola, nello stesso Istituto professionale in un centro del Sud pontino in cui è tornato, sia pure frequentando classi diverse, anche il suo ex fidanzato. Il ragazzo di 16 anni che ha frequentato per diverso tempo e che, quando lo scorso ottobre si sono lasciati, ha iniziato ad avere nei suoi confronti atteggiamenti di controllo, persecutori.

Attorno alla ragazzina di 16 anni permane un cordone di sicurezza e, anche nella cittadina in cui vive, l'associazione "Voci nel silenzio" ha attivato, fin dai primi giorni della denuncia dell'episodio, una rete protettiva includendola nel percorso delle vittime di violenze riservato a minori. «La stiamo seguendo da vicino fin dai primi giorni - ha sottolineato la presidente dell'associazione, Maria Teresa Conte - e attorno alla ragazza si sta ampliando il numero di figure professionali che la seguiranno anche nelle prossime tappe del percorso e nella fase processuale».
La studentessa non è stata, al momento, ascoltata dal Gip del Tribunale dei Minorenni di Roma Paola Manfredonia, che invece ha già ascoltato il giovane indagato, difeso dall'avvocato Massimo Signore, concedendogli anche la possibilità di tornare a seguire le lezioni, per non interrompere il diritto allo studio, nella stessa scuola frequentata dalla ragazza.

Dirigente, docenti e personale dell'istituto mantengono alta l'attenzione per garantire un clima sereno nella scuola, i due giovani fortunatamente frequentano sezioni e quindi classi diverse. La studentessa, appassionata di sport e giocatrice di pallavolo di buon livello, è stata contattata anche da due società di volley di Latina. Ma ad oggi i suoi pensieri sono rivolti altrove. In primo luogo a ritrovare la serenità e superare questo momento che l'ha enormemente provata.

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