«E pensare che mi avevano detto che l’Europa era il santuario dei diritti umani!»: ha perso proprio le staffe Vladimir Solovyev il 27 febbraio. Lo ha fatto in diretta, nella trasmissione che va in onda da anni su Rossiya 1 e che porta il suo nome, “Serata con Vladimir Solovyev”, che gli è anche valsa a suo tempo la medaglia di Vladimir Putin per «l’alto professionismo e l’obiettività».
Or as Vladimir Solovyev, one of Russia’s popular propagandists, shouted in the video: “Any negotiations with the Nazis – until your boots are on their neck – shows weakness!” The example captures many things. Let’s unpack this a bit. https://t.co/X35TOLJw6f
— Yevgeniy Golovchenko (@Golovchenko_Yev) April 6, 2022
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NEL MIRINO
In genere Solovyev, anchorman di fiducia del presidente russo, 58 anni, riserva la sua verve per additare ai telespettatori i «paesi nazisti» che meritano gli attacchi della Russia di Putin, come la Cecenia, la Georgia e adesso, naturalmente, l’Ucraina.
Ancora più grave quanto accaduto all’altra proprietà, una villa a qualche chilometro più a sud, situata a mezza costa, in posizione panoramica a Loveno di Menaggio: un falò di copertoni adiacente alla recinzione. L’incendio è stato spento in fretta e non ha in realtà provocato danni all’edificio, che è in totale ristrutturazione. Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri della compagnia di Menaggio. Per altro nessuna conferma, anche se sembra probabile, che le due azioni siano frutto di una stessa mano e di una stessa intenzione. In corso di esame i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona: se la procura riterrà di trasformare il fascicolo aperto per incendio in indagine per terrorismo, la competenza passerà a Milano. Risparmiata dai provocatori la terza proprietà di Solovyev, una residenza all’interno di Villa Maria, a Griante, una dimora di lusso divisa in vari appartamenti. Secondo la stampa d’opposizione russa, Solovyev avrebbe anche altre proprietà nella zona, ma non direttamente intestate a lui. Solo il patrimonio immobiliare a suo nome sfiora i nove milioni di euro, cosa che lo introduce di diritto nella schiera degli oligarchi. Da villeggiante sul lago di Como era però sempre rimasto discreto: «È stato qui la scorsa estate – ha ricordato all’Ansa il sindaco di Menaggio Michele Spaggiari – Ha la villa a Pianella ma per la spesa viene qui da noi, per cui passava spesso. Non è mai venuto a presentarsi ufficialmente, ma non bisogna pensare a una star di Hollywood, a grandi macchine o cose del genere. No, è sempre stato un turista normale, una persona discreta che frequentava i nostri negozi e i nostri ristoranti, spesso con i figli. Sì, qualcuno diceva che lavorava alla tv russa, ma non si sapeva altro».
TRASMISSIONI AGGRESSIVE
Le trasmissioni di Solovyev sono «aggressive, costruite per incitare all’odio», ha spiegato qualche giorno fa la storica francese Françoise Thom, esperta di Russia postcomunista: «Sono sempre gli stessi temi, un popolo viene demonizzato, adesso per esempio i fascisti ucraini, a volte anche con appelli al genocidio». È dal 2013 che Solovyev, cintura nera di karate e appassionato di gare automobilistiche, sostiene i separatisti del Donbass, che definisce degli «anti fascisti in lotta contro i fascisti di Kiev». Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, sostiene che la Russia potrebbe non fermarsi e invadere, per esempio, la Moldavia e la Georgia, e magari fare anche danni mondiali: «Nessuna sanzione ci può impedire di superare le frontiere dell’Ucraina, e in ogni modo, perso per perso, niente ci impedisce di ridurre il mondo in cenere».