Ucciso e fatto a pezzi per il flirt del fratello, un arresto a Verona: il movente è la gelosia

Ucciso e fatto a pezzi per il flirt del fratello, un arresto a Verona: il movente è la gelosia
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Domenica 7 Luglio 2019, 16:07
Una vendetta trasversale, legata alla gelosia. E così, dopo lunghe indagini, un nigeriano di 31 anni, Prince Igbinokpogie, è stato arrestato con l’accusa dell’omicidio di Peter Happy, il connazionale 23enne i cui resti vennero trovati sotterrati in un campo di mais a Villafranca, Verona il 31 ottobre 2017. La vittima, che venne identificata solo dopo alcuni mesi, era stata uccisa e fatta a pezzi. 

Il presunto assassino è stato fermato dalla Polaria all’aeroporto milanese di Malpensa dov’è sbarcato con un volo proveniente dalla Germania. Sull’uomo pendeva già un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio con l’aggravante dei futili motivi richiesta dal pubblico ministero Camilla Bertini e accolta dal gip Marzio Bruno Guidorizzi. Nell’inchiesta il movente sarebbe riconducibile a una vendetta: il fratello della vittima avrebbe avuto una relazione con la fidanzata dell’uomo arrestato.

L’omicidio risale al 10 agosto di due anni fa, l’ultimo giorno in cui il giovane venne visto vivo a Porto Mantovano, prima di salire su un treno per andare in provincia di Verona, dove abitualmente chiedeva l’elemosina davanti ai supermercati. Inizialmente le indagini si erano indirizzate proprio sul «racket» degli accattoni, prima della svolta con la pista della ritorsione legata alla gelosia.  
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