NOALE - «Mi sono salvato solo grazie alla mia capacità di restare in apnea. Qualcun altro sarebbe morto, è una vera follia quello che è successo». Una vacanza con un epilogo da incubo quella di Alessandro Della Pietà, 74enne noalese (Venezia). L'uomo, in ferie con la moglie all'isola di Pag in Croazia, appassionato di nuoto in apnea, si è ritrovato a lottare con un grosso cane che voleva sbranarlo: il padrone, infatti, glielo aveva aizzato contro perché non voleva che si immergesse in quel punto dell'isola, davanti alla sua villa. Il mare non ha proprietario, quindi Della Pietà non aveva dato troppo peso agli avvertimenti e le lamentele che l'uomo, un cittadino croato residente in Germania, gli aveva rivolto poco prima. «Mi trovavo nella cittadina di Mandre, il mio obiettivo era raggiungere l'isola di Skrda, che si affaccia proprio su quella parte di costa di Pag. È un posto caratteristico, lì nidificano le rondini di mare. Insieme ad un altro appassionato di nuoto, un milanese, sono entrato in acqua in quel punto, di fronte all'ultima casa prima di raggiungere la punta più a nord dell'isola». Mentre si stavano preparando all'immersione i due hanno notato subito quell'uomo con il suo cane, un grosso pastore belga. «Sembrava stessero giocando, gli tirava un bastone e lui glielo riportava. Poi però quel pezzo di legno lo ha lanciato addosso a me di proposito, e il cane mi ha aggredito probabilmente per recuperare il suo gioco».
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LOTTA IN ACQUA In quel momento Alessandro ha temuto di non farcela. «Ha cercato di sbranarmi.
SOCCORSI Il 74enne è stato accompagnato in pronto soccorso. È stato medicato e curato, ma la sua vacanza è rovinata: dovrà tenere d'occhio quelle ferite e trattarle con antibiotici per cercare di evitare che facciano infezione. «Niente più mare, niente più uscite, niente più movimento. I medici gli hanno consigliato di sporgere denuncia anche perché ci sarebbero dei precedenti: non sarebbe la prima volta, infatti, che turisti e residenti hanno dei problemi con quel personaggio che vive nella casa sulla punta dell'isola. «Non ho sporto denuncia perché - spiega infine l'uomo - non credo sarebbe servito a molto, io finito le vacanze me ne andrò e non tornerò certo per un eventuale processo. Ma c'è un altro motivo per cui non ho voluto andare dalla polizia: con una querela di questo genere, con i miei referti medici, probabilmente come prima cosa avrebbero fatto sopprimere il cane. Non voglio che accada, l'animale non ha colpe. È il padrone che è un folle».