Timore ma niente danni a persone o cose per una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che ha colpito il Riminese. Il sisma - registrato alle 13.48 - ha avuto come epicentro la zona di Santarcangelo di Romagna ad una profondità di 43 chilometri ed è stato chiaramente avvertito dalla popolazione. Tante sono state le telefonate giunte ai Vigili del Fuoco e tanti, fin dai primi attimi, i commenti affidati ai social network dagli abitanti delle cittadine della Romagna e delle regioni limitrofe.
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Il terremoto, infatti, è stata sentito in maniera distinta nelle Marche, soprattutto tra Pesaro, Urbino e Fano - aree più vicine alla Romagna - ma anche a Senigallia e nell'Anconetano oltre che ad Arezzo, nell'Alto Casentino e nella zona dell'Alta Valtiberina: diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco ma nessun allarmismo e nessuna segnalazione di danni. Così come nel Riminese nonostante il timore generato dal boato causato dall'andamento sussultorio della scossa. Allarme anche a Padova e Arezzo.
Scuole aperte. Scuole regolarmente aperte domani a Santarcangelo di Romagna, epicentro della forte scossa di terremoto registrata alle 13.48 di oggi. Lo fa sapere il Comune del riminese, spiegando che, a sopralluoghi effettuati, non risultano danni a cose e persone.
A Rimini, ha spiegato il sindaco, Andrea Gnassi, «non si segnalano danni a persone e cose e sono state avviate le verifiche degli edifici pubblici e delle scuole. Ci sono state molte chiamate ai Vigili del Fuoco» da parte dei cittadini «ma non si registrano danni: sono state avviate le procedure previste in questi casi con la Protezione Civile e gli stessi Vigili del Fuoco e siamo in costante contatto con le forze dell'ordine». Nella città adriatica si sono messi al lavoro una quindicina di tecnici, suddivisi in più squadre, per svolgere i sopralluoghi di verifica in tutte le 54 strutture scolastiche comunali.
Sopralluoghi e verifiche avviati anche nella vicina Santarcangelo: «i controlli - ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco, Alice Parma - non hanno rilevato danni». In una nota, l'Amministrazione Santarcangiolese, ha spiegato che eseguite «le verifiche senza rilevare danni e criticità, domani le scuole saranno regolarmente aperte». A seguito del movimento tellurico, poco prima delle 14, era stata stata sospesa, in via precauzionale, la circolazione ferroviaria tra Rimini e Cesenatico sulla linea Rimini-Ravenna e tra Cesena e Riccione sulla linea Bologna-Ancona per consentire la verifica dello stato dell'infrastruttura. Verso le 17 la circolazione è stato riavviata e ha iniziato, gradualmente, a tornare alla normalità: sono state 6 le Frecce coinvolte dalla sospensione, 4 gli Intercity e 14 i treni regionali con ritardi, ha riportato il sito di Trenitalia, che hanno toccato punte superiori alle 2 ore.
Ingv: ci saranno repliche. «È un terremoto originato a profondità rilevante, intorno ai 43 km chilometri, quello che ha fatto tremare oggi la provincia di Rimini.
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Domenica 18 Novembre 2018, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 19:22
Si tratta della prima scossa che in questi ultimi giorni ha raggiunto la magnitudo 4. Nei giorni scorsi ci sono stati infatti altri due eventi di magnitudo inferiore a 3. Sicuramente ci saranno altre repliche, per questo stiamo monitorando l'evoluzione». Lo ha detto all'Adnkronos il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, ricordando che l'area colpita dalla scossa è una zona sismica storica in cui nel 1916 si sono verificati tra maggio ed agosto tre fenomeni di magnitudo 5.8, 4.8 e 5.8 nel giro di tre mesi, generalmente determinati dalla discesa della placca Adriatica sotto l'Appennino.
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