Ser padre no entiende de colores ni fronteras.#RichardGere también lo es. ❤️#PuertoSeguroYa pic.twitter.com/BIK4u9cbOr
— Open Arms (@openarms_fund) August 9, 2019
«Richard Gere ci ha raggiunti a Lampedusa per dare il suo sostegno al nostro equipaggio e a tutte le persone a bordo». È quanto si legge in una nota di Open Arms, la Ong spagnola che lo scorso 1 agosto ha salvato nel Canale di Sicilia 124 persone che si trovavano su due imbarcazioni alla deriva e da otto giorni è in mare senza aver ottenuto l'autorizzazione ad approdare. Domani l'attore parteciperà alla conferenza stampa prevista alle 11 all'aeroporto dell'isola. «Riteniamo inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini continui ad essere ignorata e che i diritti sanciti dalle Convezioni internazionali continuino ad essere sistematicamente violati», conclude la nota.
Richard Gere è arrivato a Lampedusa ieri pomeriggio e la sua presenza, così come accadde per la sua prima visita nel giugno del 2016, non è passata inosservata. L'attore e attivista per i diritti umani domattina, chiederà nella conferenza stampa di domani che la nave coi migranti a bordo - ormai a corto di viveri e acqua - sia fatta approdare. Richard Gere e chef Rubio (Gabriele Rubini), che si trova a Lampedusa già da qualche giorno, sono attivisti e sostenitori della missione di soccorso della Ong spagnola.
Alla conferenza stampa saranno presenti Oscar Camps, fondatore di Open Arms e Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia.
Gere è già stato - era l'11 giugno del 2016 - a Lampedusa. Allora, non appena sceso dall'aereo volle subito incontrare gli immigrati che erano ospiti dell'hotspot. Sull'isola, già da ieri sera, è scattata la «caccia» all'attore: isolani ma anche turisti, stanno setacciando Lampedusa per cercare di incontrarlo.
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