Orrore in crociera, 15enne stuprato da un addetto alle pulizie: i genitori erano scesi dalla nave per visitare Napoli

Uno degli addetti alle pulizie è accusato di violenza sessuale su un minorenne

Orrore in crociera, 15enne stuprato da un inserviente: i genitori erano scesi dalla nave per visitare Napoli
di Valeria Di Corrado
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 01:04 - Ultimo aggiornamento: 16:23

Una crociera nel mar Mediterraneo, su una nave da sogno, si è trasformata in un incubo per una famiglia di turisti spagnoli. Un ragazzino di 15 anni ha denunciato di essere stato stuprato nella sua cabina da un addetto alle pulizie mentre la “città galleggiante” era attraccata al porto di Napoli. I genitori in quel momento erano scesi a terra per fare un’escursione. Il ragazzo, invece, aveva preferito restare in piscina con suo fratello. Ora il 54enne, originario dell’Honduras, è indagato dal pm partenopeo, Emanuele De Franco, per violenza sessuale aggravata.

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I FATTI
L’episodio risale al 24 giugno scorso.

La famiglia, residente ad Alicante (nel sud-est della Spagna), si era imbarcata tre giorni prima a Barcellona per una crociera con una nota compagnia italiana di navigazione (estranea alla vicenda). A bordo c’era ogni genere di confort: area termale, Spa balinese, ristoranti tematici, teatro, parco acquatico, bar karaoke. Insomma, un paradiso del divertimento per gli adolescenti. Ed è proprio per questo che, quando la nave ha fatto tappa a Napoli, i figli della coppia spagnola hanno preferito restare a bordo. A un certo punto, il 15enne si è accorto che non aveva il telo da mare e si è incamminato verso la sua cabina. Mentre stava percorrendo il corridoio, gli si è avvicinato l’inserviente Elias, che, «dopo avergli accarezzato la spalla, gli riferiva di avere una cosa per lui e di seguirlo».

Il ragazzo lo ha ignorato, ha preso il telo dalla stanza e ha percorso il corridoio a ritroso per raggiungere suo fratello in piscina. Nel tragitto, però, ha incrociato di nuovo l’addetto alle pulizie, che gli ha chiesto di nuovo di seguirlo. «Giunto alla cabina, Elias apriva con la sua tessera badge la porta - si legge nella denuncia presentata alla polizia di frontiera marittima di Napoli - e invitava il minore a seguirlo all’interno».

Stando a quanto raccontato dall’adolescente, l’uomo l’avrebbe prima baciato sul collo e sul viso, per poi farlo distendere sul divano. Dopo avergli sfilato il costume, avrebbe abusato di lui. Il 15enne, «impietrito per la paura, non riusciva a reagire o ad opporsi», fino a quando non lo ha implorato di fermarsi. A quel punto l’uomo è uscito dalla cabina e il ragazzo ha raccontato tutto al fratello, che ha chiamato i genitori. 

«Al di là della vicenda penale - commenta l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, legale della vittima, contattato da “Il Messaggero” - bisogna interrogarsi sulla selezione del personale da parte della compagnia e sulla sicurezza dei passeggeri a bordo. Quello che è successo al mio assistito è inammissibile». Nei prossimi giorni il ragazzo spagnolo verrà ascoltato in incidente probatorio davanti al gip del Tribunale di Napoli.
 

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