Prostituzione vietata in casa a Salerno: «Ma solo se rumorosa e disturba i condomini». Multa da 200 euro ai trasgressori

Il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana, approvato dalla giunta di Salerno guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, disciplina per la prima volta la prostituzione domestica

Prostituzione vietata in casa a Salerno: «Ma solo se rumorosa e disturba i condomini». Multa da 200 euro ai trasgressori
di Gianluca Sollazzo
4 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Marzo 2024, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 13:05

 Rapporti sessuali rumorosi. Sfacciati viavai di clienti negli androni dei palazzi. Mancanza di decoro e buon costume. Basteranno queste scarse accortezze per far intervenire nei condomini di Salerno gli agenti della polizia municipale.

Le prestazioni sessuali a pagamento nelle abitazioni private saranno vietate, ma solo se ci sarà disturbo alla quiete pubblica. Guai quindi ad accoglienza in abiti succinti di belle donne sui pianerottoli. Al bando soprattutto i rapporti rumorosi o troppo focosi che offendono la “civile convivenza” con i vicini. Ma se gli incontri bollenti saranno “riservati”, magari con tende abbassate, soprattutto discreti e silenziosi, non ci sarà nessun problema.

Tradire moglie o marito non sarà più reato (punibile fino a 3 mesi di carcere), così New York cancella il reato di adulterio

Il regolamento a Salerno

Il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana, approvato dalla giunta di Salerno guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, disciplina per la prima volta la prostituzione domestica.

All’articolo 8, nel testo che entrerà in vigore domani col via libera del Consiglio comunale, c’è un apposito comma dedicato alle attività vietate sul territorio comunale. “All’interno degli edifici condominiali è vietata la prostituzione quando, a seguito delle verifiche della polizia locale, venga accertato che essa provochi disturbo alla tranquillità degli altri residenti o che offenda la civile convivenza”, recita il regolamento partorito la settimana scorsa con delibera di giunta comunale. Per chi violerà il divieto degli incontri hard condominiali è prevista una multa di 200 euro, inoltre “resta salva la possibilità per gli organi accertatori di procedere al sequestro cautelare delle cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione”.

La normativa

Occorre precisare che la legge punisce penalmente coloro che favoriscono o tollerano l’attività di meretricio. Ma la prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, resta legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione. Ma nel caso in cui queste prestazioni sessuali rappresentino un fattore di disturbo e mancanza di riservatezza, annesso alla perdita del decoro nei condomini pubblici, gli agenti della polizia locale sono chiamati a indagare e, quindi, a intervenire. È su questo punto che fa chiarezza il regolamento urbano di Salerno predisposto dopo 22 anni di attesa: in caso di violazione della quiete condominiale le autorità potranno intervenire, indipendentemente dall’accertamento del reato di sfruttamento e favoreggiamento.

Le disposizioni

Venendo meno discrezione, riservatezza, civile convivenza nei condomini ove insistono le presunte case d’appuntamento, scatteranno accertamenti e sanzioni. Sia chiaro, nessuna crociata contro il sesso volontario e consenziente tra escort e clienti, bensì una presa di posizione chiara e netta sulla tutela del decoro condominiale. In tal caso i blitz potranno scattare solo in presenza di esposti di residenti infastiditi da giri di clientela negli ingressi condominiali o da rapporti rumorosi e privi di decoro. “Saranno fondamentali le segnalazioni dei residenti, ad oggi non ci sono ancora pervenute, ma restiamo vigili e pronti a intervenire anche con appostamenti in borghese”: fa sapere il comandante della polizia locale, Rosario Battipaglia, che ha collaborato alla stesura del nuovo regolamento di polizia urbana, insieme all’assessore alla sicurezza, Claudio Tringali, peraltro magistrato in pensione. Il Comune di Salerno non è nuovo a provvedimenti in materia di prostituzione. Da anni l’amministrazione ripropone un’ordinanza per contrastare la prostituzione sulle strade della zona litoranea che può trasferire “messaggi pubblici diseducativi” oppure “offre un’immagine alterata delle relazioni personali e di annullamento della dignità e libertà dell’essere umano che ingenera nella collettività un senso di disagio e scadimento dei valori sociali”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA